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Quando la libertà è uccisa. Epitaffio sulla morte della democrazia di Pd, 5 Stelle e Vaticano

Va in scena nuovamente il Catto – Comunismo

Pierfranco Bruni

Già, poteva mancare? Anche Bergoglio contro Salvini. Ma questo lo si sapeva da sempre. I Gesuiti hanno sempre fatto politica. Bergoglio dal sua insediamento è l’espressione catto-comunista. Padre Antonio Spadaro, direttore di “Civiltà Cattolica” è molto chiaro. Bergoglio non aspettava altro. Il Papa peggiore della storia cattolica fa parlare il suo braccio “sinistro”. Andiamo oltre. Usiamo metafore per recitare il rosario della realtà. Non mi era mai capitato di ascoltare un intervento di un Capo di Governo con una arroganza e un pregiudizio nefasto nei confronti del suo Vice in carica (attenzione, i dettagli fanno il tutto) come quello del prof. avv. Giuseppe Conte. Privo del senso della politica e di una morale politica che ha istigato allo scontro. Ha avuto buoni maestri.

Sì. Signori miei. Ha invitato Salvini ad uno scontro dopo offese atroci, terribili, volgari. Peggio nella replica. Banale. Pensava di essere Mussolini o ha pensato di illudersi quando ha detto che lui, solo lui, si assumeva la responsabilità politica di tutto. Nel discorso mussoliniano post matteottiano. Eppure è un docente universitario. Ripeto per i non sprovveduti, dopo il ritrovamento del cadavere di Giacomo Matteotti, Mussolini afferma di assumersi lui, e solo lui, tutte le responsabilità. Da lì comincia il fascismo regime 1924 -1925. Sprovveduto sì, Conte, ma non impreparato sino al punto di affermare che solo lui si assumeva la responsabilità. Che “Bivacco”!
Da distanze geografiche non ravvicinate ho seguito il suo intervento e le sue invettive. Mi sono detto: Non capisce nulla di politica. Un dilettante allo sbaraglio. Se un presidente del consiglio afferma ciò che ha sottolineato lui o non ha pensieri o riporta pensieri di altri che lo stanno usando per altri fini. Il suo stile? Un linguaggio da mercato con in più una cattiveria effimera da linciaggio non contro un avversario ma contro un alleato.

Ritorno, dopo qualche giorno, all’antico discorso di Marco Antonio con il cadavere di Cesare ancora caldo. Per carità della Madonna del Rosario non siamo a quei livelli alti e di capacità politica. O forse ha cercato di copiare il machiavellico Guicciardini? No. Devastante!

Cosa diceva, comunque, ad ogni “epigramma” Marco Antonio? Ma Bruto è un uomo d’onore! Ebbene. Il prof. avv. Conte ha fatto un intervento delirante. Da statista? Ma va là a chi afferma ciò… Un intervento politicamente volgare e umanamente misero con la aggravante della offesa istituzionale nei confronti del suo vice presidente, (carica istituzionale, attenzione), ripeto, in carica. Ma Conte è un uomo d’onore signori. Uno non eletto. Ma di onore tra gli “intellettuali magistrali” delle 5 Stelle. Troppo onore, anzi da folle, io, a paragonarlo al grande Bruto! Ma vada per la mia follia…

Con la mano sulla spalla del suo Vice presidente ha pronunciato la “decorazione” funebre. Errore ma Stil Novo della Casellati. Perché ha dovuto cambiare posizione Salvini? (Io non sono salviniano ma erede, ovvero formatosi in una bella ed elegante famiglia, di una cultura fascista da nonno a padre e le eredità sono sangue, e non si rinnegano mai, anche se ormai è ridicolo parlare di fascismo). I Gattopardi resteranno sempre tali, nonostante la aggressione delle iene!

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