Principale Politica Diritti & Lavoro “Codice Rosso”, pene più severe per il reato di stalking

“Codice Rosso”, pene più severe per il reato di stalking

L’entrata in vigore della legge 69/2019 ha come effetti l’introduzione di nuovi reati, l’aumento delle pene previste per stalking, maltrattamenti e violenza sessuale, anche di gruppo

Il cosiddetto Codice Rosso altro non è che la legge 69/2019 che apporta “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 25 luglio scorso. Tale legge entrerà in vigore domani 9 agosto.

I reati introdotti riguardano il revenge porn, saranno puniti coloro che si renderanno colpevoli di diffondere, inviare, ricevere, far girare, pubblicare immagini o video a contenuto sessuale. In altre parole costituisce reato la “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”.

La costrizione o induzione al matrimonio, è reo chi servendosi della violenza o della minaccia costringe una persona a contrarre matrimonio o un’unione civile.

Il reato di sfregio permanente al viso, è stata introdotta la pena della reclusione da 8 a 14 anni per chi causa “deformazione all’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso”.

Altre novità apportate con l’entrata in vigore del Codice Rosso sono alcuni significativi aggravamenti di pena per reati già contemplati nel codice penale: per il reato di “atti persecutori”, il cosiddetto Stalking, la pena precedente prevedeva da 6 mesi a 5 anni, con l’attuale legge la pena detentiva sale da 1 anno a 6 anni. Il reato di violenza sessuale in precedenza punito con la reclusione da 5 a 10 anni, l’aggravamento previsto è da 6 a 12 anni. Per la violenza sessuale di gruppo, i colpevoli saranno puniti con una pena da 8 a 14 anni di detenzione anziché da 6 a 12 anni. Pene più severe anche per i maltrattamenti contro familiari o conviventi, da 3 a 7 anni di reclusione, pena che verrà aumentata della metà se il reato è a danno di minore, donna in stato di gravidanza, persona disabile.

A mio avviso la legge 69/2019 o Codice Rosso rappresenta un bel passo avanti nella lotta contro le diverse forme di violenza e femminicidio. Spero che i colpevoli scontino fino alla fine la pena prevista per il reato di cui si sono macchiati, senza nessuno sconto perché alle vittime si deve la giustizia in toto e non scontata.

F.Moretti

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