Principale Politica Diritti & Lavoro Quando i cittadini respingevano i barconi islamici

Quando i cittadini respingevano i barconi islamici

Rievocato il respingimento dello sbarco dei Saraceni sulla spiaggia di Laigueglia, a Savona, avvenuto nella metà del 1500. Al tempo, i pirati musulmani capitanati da Turghoud Alì, detto Dragut, compirono razzie in tutta l’area del Mediterraneo, in particolar modo in Liguria. Le scorrerie islamiche erano i barconi di oggi, e i pirati le ong. Distruggevano, rubavano e deportavano interi borghi, vendendo i cittadini come schiavi.Ma almeno se ne andavano. Quelli di oggi, invece, vengono per rimanere. Rubandoci il futuro.

Laigueglia da molti anni rievoca lo sbarco e il relativo respingimento da parte della popolazione che, in un primo momento, succube per l’effetto sorpresa, ne uscì vittoriosa dopo una lotta eroica.

Dragut era succeduto nelle sue imprese piratesche a Khair al Din detto Barbarossa. Durante un’incursione in Liguria, in acque genovesi, fu preso prigioniero da Andrea Doria che lo mise ai lavori forzati per quattro anni, a remare su una galera. Poi fu liberato, ma continuò ugualmente nelle sue sinistre imprese. Morì a 80 anni, nel 1565, durante un assedio a Malta.

Oggi, invece, abbiamo pescatori che se li vanno a prendere a Malta. E poi si fanno dare 10mila euro per il disturbo.

Certo è più semplice respingere con la forza chi si presenta armato per razziare, ma dovremmo avere abbastanza cervello, per comprendere che quelli che sbarcano oggi sono la stessa cosa: razziatori. Anche se le loro razzie non sono immediate. Ma sono peggiori: perché razzieranno a vita.

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