Principale Politica Diritti & Lavoro I debiti fuori bilancio della regione non sono affatto stati cancellati

I debiti fuori bilancio della regione non sono affatto stati cancellati

BARI –  (si apre in una nuova scheda)Lanza: I debiti fuori bilancio di cui parla la Consigliera Laricchia non sono affatto stati cancellati e pertanto essi dovranno comunque essere sottoposti al Consiglio Regionale.

La relative delibere sono state ritirate solo per modificare il testo per specificare che sono stati contratti fino al 2011 e che non riguardano l’attuale amministrazione.

La coordinatrice dell’Avvocatura regionale, Rossana Lanza, precisa che oggi i disegni di legge sui debiti fuori bilancio sono stati ritirati  dopo la richiesta di audizione in commissione Bilancio solo per spiegare meglio perché quando e come furono contratti.

Infatti i disegni di legge riguardavano ben 62 debiti fuori bilancio per il pagamento dei compensi agli avvocati esterni per cause precedenti al 2011, che mancavano di un preventivo e/o adeguato impegno di spesa, secondo una prassi che risaliva a quel tempo.

Si tratta insomma di debiti che risalgono a molti anni fa, contratti senza che potessero essere adeguatamente contabilizzati.

Oggi questo non è più possibile, grazie anche al Presidente della Regione Puglia che ha dato disposizioni di limitare di molto il ricorso agli avvocati esterni, fissando anche i preventivi di spesa per le cause affidate.

Il riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio, riservato per legge al Consiglio Regionale, è – come è noto – il provvedimento attraverso il quale viene ricondotta al sistema di bilancio un’obbligazione pecuniaria, relativa al conseguimento di un fine pubblico, valida giuridicamente ma non perfezionata contabilmente.

Il riconoscimento di debito regionale nei confronti degli avvocati officiati per le prestazioni professionali regolarmente svolte in favore dell’amministrazione è soltanto il necessario presupposto per ricondurre – estinguendole – le obbligazioni pecuniarie, già sorte in capo all’ente, nel sistema della contabilità regionale.

Il ritiro di oggi non comporta il venir meno delle obbligazioni assunte dalla Regione al momento del conferimento degli incarichi difensivi, bensì solamente un differimento motivato dalle legittime esigenze di maggior dettaglio che i Consiglieri hanno manifestato chiedendo l’audizione in Commissione.

Questo perché a seguito della convocazione per l’audizione dello scorso 11 luglio in merito ai primi due DDL, nn. 100 e 101/2019 – pervenuta agli uffici dell’Avvocatura soltanto nel pomeriggio del giorno precedente –, l’Avvocato Coordinatore, al fine di poter riferire in Commissione (trattandosi di n. 37 debiti), ha richiesto agli uffici di fornire ulteriori elementi informativi (ad esempio: valore e oggetto della controversia, settore di spesa competente, criteri di quantificazione del corrispettivo utilizzati dal professionista in sede di redazione della parcella e criteri utilizzati dal responsabile della verifica di congruità in conformità a quelli previsti in sede di conferimento incarico).

A seguito del differimento dell’audizione chiesto dall’Avvocatura per queste esigenze e della riconvocazione per l’audizione odierna in merito anche ad un terzo disegno di legge all’esame della Commissione (DDL n.109 del 24/06/2019), l’Avvocatura ha così ritenuto di chiedere il ritiro dei tre DDL in questione, aventi ad oggetto – si ribadisce – ben n. 62 incarichi conferiti ante 2011, al sol fine di integrare opportunamente le relazioni di accompagnamento dei provvedimenti con il supplemento di istruttoria disposto dal Coordinatore e dal dirigente della Sezione Amministrativa.si apre in una nuova scheda)

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