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Bari – Finalmente ecco Schiavone

Finalmente il giorno tanto agognato è arrivato. Il giorno dell’uscita dal tunnel mediatico in cui, causa di forza maggiore, era subentrato Andrea Schiavone che, pure, era arrivato nel ritiro di Bedollo cinque giorni fa senza potersi allenare e di cui, per ordini perentori della società, non si poteva scrivere una parola in più, né immortalarlo in qualche scatto in quanto non si era ancora svincolato dal Venezia per i noti motivi. La sua sagoma con l’immancabile barbetta che, ormai, ci hanno quasi tutti, oggi pomeriggio, sotto un sole cocente, è apparsa con la maglietta bianca e i calzoncini rossi, una sagoma che, vista da lontano, è sembrata simile alle tante che correvano qua e là sul terreno di gioco dal momento che almeno sei sette giocatori si assomigliano incredibilmente e si fa fatica a riconoscerli.

Dunque, Andrea Schiavone finalmente ha avuto il nulla osta per cominciare ad allenarsi col Bari in attesa, al pari di Berra e di Sabbione, dell’ufficializzazione che avverrà nei prossimi giorni. I tifosi, giustamente, nonostante li avessimo preventivamente avvisati sui social dell’arrivo, considerato che non se ne è più parlato, non facevano altro che chiederci se Schiavone fosse in ritiro o meno o se fosse un fantasma che aleggiava sul campo di gioco. E a nulla sono valse le nostre tempestive risposte e i vari post sui social che, nell’apposita pagina di chi vi scrive, abbiamo pubblicato. Il tifoso si sa è così, è sempre diffidente. Speriamo, adesso, che ogni dubbio si Schiavone sia fugato.

Sicché dopo anni di panem et circenses, fatto salvo lo scorso anno, se vogliamo, “sabbatico” ma oneroso ed importante nello stesso modo, finalmente il Bari, grazie alla sua proprietà, ragiona da grande squadra. E già, perché se una squadra costruisce una rosa entro il mese di luglio, senza attendere la scadenza del 31 agosto, se una squadra consegna al proprio allenatore tutte le risorse umane necessarie per partire bene, allora vuol dire che siamo di fronte a serietà e professionalità, A prescindere, ovviamente, dalla resa che, tuttavia, considerati gli acquisti fin qui fatti, dovrebbe essere di un certo livello. Tra l’altro, la tecnica contrattuale del triennale, e talvolta, anche quadriennale, sta a significare che la società lavora anche in prospettiva. Tra l’altro sono in arrivo Ferrari e D’Ursi e riteniamo che la rosa sia bella e pronta salvo qualche ciliegina sulla torta dell’ultimo minuto.

Si diceva di Schiavone, un bel colpo davvero, un giocatore proveniente dalla B che Matteo Scala aveva già individuato in tempi non sospetti, e che verrà tesserato a parametro zero considerato che si è svincolato dal Venezia dove ha militato nell’ultimo campionato totalizzando 26 presenze. Dello stesso numero è la sua età, scuola Juventus dove ha fatto tutta la trafila per poi correre da solo con le proprie gambe verso altri lidi, come Modena, Siena, Livorno, Cesena e, appunto, Venezia. Possiede delle qualità che servono come il pane al credo di Cornacchini, ottima organizzazione di gioco, eccellenti visione e tecnica individuale. Il giocatore dà l’idea di non aver ancora espresso interamente il suo potenziale valore, forse gli è mancata la continuità che, si spera, provvederà a ritrovare in biancorosso. E Bari gli capita a pennello per provare a consacrarsi definitivamente.

Numericamente, Schiavone va a completare un reparto già di per sé abbastanza variegato. Folorunsho, Bolzoni, Hamlili, Scavone e Feola sono i giocatori che ricoprono questo ruolo ed un altro, eventuale, acquisto in tal senso prescinderà un doloroso ed inevitabile addio di Bolzoni o di Feola.

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