Principale Arte, Cultura & Società Addio a Giuliana Morandini, scrittrice e saggista

Addio a Giuliana Morandini, scrittrice e saggista

È morta a Roma all’età di 81 anni la narratrice Giuliana Morandini. Scrittrice dall’animo sensibile, negli anni Settanta, in uno dei suoi libri raccontò con massimo realismo la condizione delle donne rinchiuse in manicomio. Di origini friulane, divideva la sua vita tra Roma e Venezia. Nel 2007 aveva ricevuto l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana.

Un altro lutto ha colpito il mondo della letteratura in Italia, prima Andrea Camilleri, poi Luciano De Crescenzo, e oggi a Roma, si è spenta all’età di 81 anni, la scrittrice e saggista Giuliana Morandini. Era nata a Pavia di Udine nel 1938 e viveva tra Venezia e Roma. Autrice di diverse opere: “I cristalli di Vienna”, un libro di narrativa che le ha permesso di vincere il Premio Prato, nel 1978; vincitrice anche del Premio Viareggio per la saggistica, nel 1977, con il suo saggio “E allora mi hanno rinchiusa”, un’inchiesta condotta dalla scrittrice Morandini sulla condizione delle donne rinchiuse negli ospedali psichiatrici degli anni Settanta. Un tema doloroso affrontato da quella che, con molta probabilità, possiamo includere tra le prime scrittrici femministe del Novecento per la sua attenzione posta al mondo delle donne, e in particolare alle condizioni delle donne costrette a vivere in manicomio. Nel saggio “E allora mi hanno rinchiusa”, la Morandini ha raccolto e trascritto, senza alcuna modifica, 47 testimonianze di donne rinchiuse in 4 manicomi differenti: Udine, Siena, Nocera e Roma. Donne con alle spalle un vissuto di violenza, di povertà e di prostituzione. La saggista racconta, attraverso le sue testimoni, le condizioni di vita all’interno degli ospedali psichiatrici, una denuncia la sua, in attesa di una riforma che arrivò nel 1978 con la legge Basaglia in tema di “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori”.

Giuliana Morandini nel 1982 ha vinto il Premio Viareggio per la narrativa con il suo “Caffè Specchi” e nel 1992 il Premio Flaiano con “Sogno a Herrenberg”. Una vita costellata di successi e premi tanto da essere nominata Commendatore della Repubblica Italiana, onorificenza che è stata conferita alla scrittrice nel 2007 dal presidente Giorgio Napolitano.

F. Moretti

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