Principale Politica Diritti & Lavoro Chi è Fabio Del Bergiolo: collezionista d’armi o trafficante neonazista?

Chi è Fabio Del Bergiolo: collezionista d’armi o trafficante neonazista?

L’uomo trovato in possesso di un missile aria-aria sequestrato dalla Digos ha un passato controverso, tra l’estremismo di destra e la passione per le armi

I magazzini, le case e gli scantinati di Fabio Del Bergiolo non smettono di sorprendere. Dopo il sequestro di un missile aria-aria francese che secondo la Polizia aveva cercato di vendere a un reduce della guerra tra Ucraina e Russia e le razziera per Aermacchi MB-339 (un aereo solitamente usato per addestramento) in una casa di Del Bergiolo sono state altre armi e materiale d’ispirazione fascista e nazista. 

Ma chi è l’ex ispettore delle Dogane che custodiva l’arsenale sequestrato dalla Digos di Torino: un trafficante d’armi con simpatie neonaziste o un tranquillo collezionista?

Durante l’interrogatorio del 18 luglio nel carcere di Busto Arsizio, ricostruisce la Prealpina, si è presentato come consulente di armi e ha negato di essere legato all’estremismo di destra o di essere stato iscritto a Forza Nuova. Alle elezioni del 2001 per il Senato, avrebbe raccontato, si era presentato non con Forza Nuova, ma da indipendente in qualità di fondatore del Mac (Movimento di azione confederata) che promuoveva la libera vendita delle armi.

Quella che i suoi avvocati hanno definito una passione per fuculi e pistole lo ha portato ad accumulare un impressionante arsenale tra cui un missile Matra 350, del tipo montato sui caccia francesi Mirage, vecchiotto – risale al 1980 – ma ancora funzionante anche se privo della carica esplosiva. A cosa potesse servire un missile che può essere sparato solo da un aereo è ancora da capire, così come è da capire chi volesse davvero venderlo per 470 mila euro a reduci della guerra nel Dombass: se lo stesso Del Bergiolo o qualcuno per cui faceva da intermediario.

Di certo c’è che nelle intercettazioni l’ex ispettore delle Dogane che a 60 anni viveva con la mare ed era stato licenziato per aver organizzato una truffa a degli stranieri (come scrive il Post), mostrava una certa ostilità nei confronti dei migranti che definiva “scimmie”, “negri” e “invasori dell’Europa”. E che nella sua casa di Massa Carrara sono stati sequestrati, ricostruisce La Stampa, oltre a diversi stemmi e cartelli con simbologie naziste (tra cui svastiche e riferimenti alle Waffen-SS), fucili d’assalto tipo ‘bullpup’ Steyr Aug, Colt M16, in dotazione all’esercito Usa, una Steyr Mannlicher in uso ai Gis dei carabinieri. E un moschetto Carcano 91: un pezzo d’antiquariato funzionante, ma evocativo, essendo simile a quello utilizzato da Lee Oswald per uccidere John Fitzgerald Kennedy.

L’arsenale domestico di Del Bergiolo

  • 9 fucili da guerra
  • 1 pistola mitragliatrice da guerra Scorpion
  • 3 fucili da caccia
  • 7 pistole
  • 6 parti di armi da guerra (otturatori, caricatori, canne, fusti)
  • 20 baionette
  • 306 parti di armi  (caricatori, canne, otturatori, silenziatori, ottiche)
  • 831 munizioni di vario calibro

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