Principale Attualità & Cronaca Conte in parlamento sul caso Lega-Russia

Conte in parlamento sul caso Lega-Russia

E Salvini minaccia la crisi

Si allarga con altri indagati e altre perquisizioni l’inchiesta di Milano sui rapporti tra Lega e Russia. Salvini si augura che faccia ‘in fretta il suo corso’, e si dice convinto che nelle casse della Lega non sia mai entrato ‘nemmeno un rublo’, mentre il premier Conte lo ritiene un caso ‘grave’ su cui riferira’ al Senato il prossimo 24 luglio. Il Pd deciderà poi se proporre la sfiducia a Salvini. L’ipotesi di una ingerenza russa nelle elezioni europee preoccupa anche Strasburgo: il gruppo S&D, dice l’eurodeputato Carlo Calenda, chiedera’ una commissione speciale per verificarne la fondatezza. La Lega teme un nuovo asse M5s-Pd.

Si allungano le distanze tra lega e Cinquestelle anche sulla riforma dell’Autonomia, nonostante un incontro tra i presidenti delle Camere Casellati e Fico finalizzato a stilare una road map. “Per la Lega senza l’Autonomia non c’e’ il governo”, dice il capogruppo del Carroccio Molinari alla ministra M5s Lezzi. La Lega chiede “il rispetto del voto dei cittadini di Lombardia e Veneto”. “Impossibile sottrarsi alla perequazione interregionale”, rileva la relazione della Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti.

Sara’ il presidente del Consiglio in persona, dunque, a presentarsi nell’Aula del Senato per rispondere alle domande del Pd sull’affaire Russia. “Il Parlamento e’ sacro”, afferma il premier. “Quando il Parlamento chiama il governo risponde”, aggiunge, spiegando che significa “mettere la trasparenza” in primo piano, proprio “per rispondere ai cittadini”. I dem, dunque, dopo giorni di protesta, ‘incassano’ la disponibilita’ di Giuseppe Conte a parlare in Parlamento il prossimo 24 luglio.

“Il premier vuole scrivere una lettera sui fondi russi? Non abbiamo visto, chiesto o preso un euro fuori posto”. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini, ad Helsinki per l’incontro dei ministri europei dell’Interno.

“Poiché Ella ha informato la Conferenza di avere già provveduto ad inoltrare le richieste di informativa al Ministro dell’interno ma di non averne ricevuto ancora risposta, mi sono determinato a reiterarLe con questa lettera l’invito nell’auspicio che il Governo possa attendervi in tempi rapidi”. Lo si legge nella lettera che il presidente della Camera Roberto Fico ha inviato al ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro per reiterare la richiesta di risposta del Governo sull’ informativa del vicepremier e ministro degli Interni Matteo Salvini sulla vicenda Moscopoli. “Gentile Ministro – ricorda Fico a Fraccaro- mi riferisco alla richiesta di un’informativa urgente del Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’interno, Matteo Salvini, sui rapporti tra membri del suo staff e partiti e imprese russi, con particolare riguardo al ruolo del presidente dell’associazione culturale Lombardia-Russia, avanzata in Assemblea dai rappresentanti dei Gruppi del Partito democratico e Liberi e Uguali e della componente politica Più Europa del Gruppo Misto nelle sedute del 15 e 16 luglio scorso. Tale richiesta, peraltro, era stata precedentemente avanzata dal deputato Fiano nella seduta del 10 luglio ed era stata tempestivamente trasmessa secondo le ordinarie procedure al Governo. Nella riunione della Conferenza dei Presidenti di Gruppo, appositamente convocata lo stesso 16 luglio, ho ricordato come, a seguito delle suddette richieste, mi fossi personalmente attivato nei Suoi confronti nella stessa giornata del 15 luglio, rinnovandoLe in quella sede l’invito a darvi seguito”.

Secondo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il ministro dell’Interno e vicepremier MatteoSalvini dovrebbe riferire in Parlamento sulla vicenda dei presunti finanziamenti russi alla Lega. “Secondo me e’ assolutamente sbagliato chiedere che Salvini si dimetta, mentre e’ assolutamente giusto chiedere a viva voce che lui riferisca in Parlamento – ha detto a margine del concerto ‘Know you Can’ promosso da Axa Italia in piazza Gae Aulenti a Milano -. Questo mi sembra ovviamente necessario, perche’ e’ evidente che si e’ scatenata una curiosita’ iniziale, ma ora c’e’ anche un’indagine in corso”. “Quindi chi sa e’ meglio che riferisca agli organi istituzionali di cui fa parte”, ha concluso.

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