Principale Politica Diritti & Lavoro Il vero razzismo è disinformare…

Il vero razzismo è disinformare…

maicolengel butac 

Sta girando in rete una fotografia accompagnata da pochissime parole:
Testo del post che l’accompagna: IL VERO RAZZISMO STA NEL DARE OGNI MESE € 285,66 AD UN DISABILE E € 1064,58 AD UN IMMIGRATO!

Il tutto è messo in circolazione dalle solite pagine social nate per diffondere il più possibile disinformazione sulla situazione italiana. Il giochino è semplice, prendere la cifra che (temporaneamente) viene spesa per l’accoglienza immigrati, e fare un paragone sbagliato che però permetta all’utente di indignarsi ciecamente.

In una delle pagine che la sta diffondendo gli admin, dopo alcune lamentele, hanno fatto un’aggiunta al post dove specificano che:

…un invalido percepisce la massimo 295 euro al mese e se gli riconoscono accompagnamento circa 530 euro, ( gente che combatte patologie e disabilità), quindi non credo che sono contenti di percepire queste cifre, un immigrato costa circa 1050 euro al mese, ripeto costa e non li percepisce l immigrato che gli vengono riconosciuti 2,50 al giorno, rimane un grosso problema, una grossa percentuale non scappa dalla guerra, e rimane il fatto che non si sa come andare avanti, non è un messaggio razzista o politico. Ma semplicemente riflettere che situazione assurda viviamo nel nostro paese

Questa è informazione più corretta anche se non perfetta. Come riporta l’INPS:

Per l’anno 2019 l’importo della pensione è di 285,66 euro e viene corrisposto per 13 mensilità.

Quei denari però sono dati all’invalido fino all’età della pensione (e in seguito hanno l’assegno sociale). Quindi siamo di fronte a un esborso per lo stato che dura per tutta la vita dell’avente diritto. A questo si aggiunge l’indennità di accompagnamento, anche questa viene data finché ne esistono i requisiti, spesso per tutta la vita.

Agli immigrati invece vengono dati 2,5 euro al giorno, potenzialmente per pochissimi mesi, quindi circa 75 euro al mese. Gli altri soldi vengono spesi per la sua accoglienza, dati a imprese italiane che si occupano di trovare i locali per farli stare e fornire il minimo indispensabile per sopravvivere. Tutto questo ripeto dovrebbe durare per pochi mesi, durante i quali si regolarizza la posizione dell’immigrato. Passati quei mesi sta allo stesso trovarsi un lavoro per mantenersi. Purtroppo nel nostro Paese, a differenza di quelli dove il sistema funziona, amiamo i sotterfugi, quindi esistono situazioni pessime in cui chi fornisce il servizio lo fa solo per guadagnare. Quindi gioca sulla pelle degli immigrati per riuscire a cavare più soldi possibili, allungando i tempi di regolarizzazione, evitando di fornire quelli che dovrebbero essere servizi base (come un breve corso accelerato d’italiano).

Certo che sarebbe bello un Paese in cui agli invalidi è dato molto di più e non si lucra sulla pelle di chi ha bisogno, ma questo è quello in cui viviamo, sarebbe il caso rendersene conto.

L’information disorder si risolve anche evitando costantemente di condividere cose per parlare alla pancia della gente.

maicolengel at butac punto it

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