Principale Attualità & Cronaca Ferraresi (M5s): affidi illeciti, commissione d’inchiesta e istruttoria

Ferraresi (M5s): affidi illeciti, commissione d’inchiesta e istruttoria

Ferraresi (m5s): affidi illeciti, sulla vicenda della bassa proposta commissione d’inchiesta e aperta istruttoria al ministero, mai richiesta dai governi precedenti

“Mi stupiscono le sollecitazioni dei Senatori di Forza Italia Aimi e Platis che chiedono al sottoscritto un intervento più diretto sul caso “Veleno” dei diavoli della bassa, dal momento che il Movimento, grazie anche all’impegno di tutti i portavoce del modenese, ha preso in carico da subito la vicenda, compiendo atti concreti e circostanziati, tra i quali una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta a prima firma Ascari sugli allontanamenti di minori dalle famiglie e sugli affidamenti a comunità, con particolare riferimento ai casi avvenuti nella provincia di Modena tra il 1997 e il 1998, al contrario delle forze politiche precedenti, inclusa la stessa Forza Italia, che pur essendo stata al Governo in questo lungo periodo di tempo, non ha mai posto in istruttoria all’ispettorato del Ministero di Giustizia la vicenda “Veleno”.

“In particolare – continua Ferraresi – a seguito dello scandalo di Reggio Emilia, il Ministro della Giustizia Bonafede ha mandato gli ispettori al Tribunale di Bologna, che è responsabile per l’affido dei minori anche sul territorio di Modena, e ha aperto già da tempo un’istruttoria sul caso “Veleno”, prendendo in esame gli esposti che sono stati sottoposti all’attenzione del Ministero. Sottolineo – prosegue ancora il Sottosegretario –  che gli accertamenti sulla responsabilità disciplinare dei magistrati che hanno agito nella vicenda della Bassa possono essere condotti solo sui casi non ancora soggetti alla prescrizione dei 10 anni, 10 anni in cui nessun governo ha disposto neanche un’ispezione o aperto una istruttoria”.

“Infine – conclude Ferraresi – vorrei ricordare che nessuna ispezione sui servizi sociali è possibile da parte del Governo, perché il controllo e il potere disciplinare sugli stessi spettano ai Comuni”.

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