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Energia, in Puglia arriva Pan

E-distribuzione presenta a Bari Pan (Puglia Active Network), un progetto da 170 milioni di euro realizzato nel bando europeo NER 300. Una rete smart percorre l’intera regione favorendo l’integrazione delle rinnovabili e trasportando informazioni e dati insieme all’elettricità.

“La Puglia ha rappresentato per noi il luogo ideale per testare il meglio delle tecnologie sviluppate in questi anni – ha commentato l’Amministratore Delegato di E-Distribuzione Vincenzo Ranieri – Questa è la prima regione per diffusione di fonti rinnovabili, ha un tessuto urbano e infrastrutturale molto complesso e per questo ci siamo messi alla prova nel tentare di capire come fare a rendere una infrastruttura digitale resiliente e soprattutto capace di intercettare i bisogni sia dei clienti che dei produttori. C’è sempre stata negli anni quasi una sorta di contrapposizione tra i bisogni di chi produce energia e dei clienti che consumano. Abbiamo cercato di pensare a una rete che fosse in grado di far interagire in maniera attiva e dinamica le due parti. Siamo certi che con il progetto Puglia active network (Pan) abbiamo raggiunto questo obiettivo e siamo pronti a esportare lo schema di rete che il Pan rappresenta nel resto d’Italia. Da qui parte la rivoluzione della rete del futuro”.

Ranieri è poi sceso nello specifico: “L’investimento è stato molto impegnativo. Ha visto noi, i nostri partner tecnologici, l’Università di Bari coinvolte perché qui abbiamo progettato e inventato alcuni dispositivi tecnologici, inventati e brevettati. Noi abbiamo ideato qui quello che si chiama Smart For Selection ovvero la capacità della rete di identificare autonomamente un guasto di rete e sempre autonomamente stabilire come rialimentare i clienti minimizzando l’impatto. Immaginate che tutto questo avviene in meno di un secondo”.

“Questo progetto – ha aggiunto – si inquadra dentro un piano di investimenti che la distribuzione ha fatto in questi anni e che nel triennio 2019-2021 vedrà un impegno finanziario di oltre 5,1 miliardi di euro. Questo consentirà a questo Paese di avere un indotto occupazionale di oltre 31mila persone all’anno coinvolte grazie a questo progetto e a questo investimento. Il che vuol dire per noi essere un operatore di sistema e quindi fare un investimento che è un beneficio sul sistema elettrico, sull’occupazione e sul Pil del Paese. E credo che in questo momento il Paese abbia bisogno di Pil”.

“Tutto il mondo sta parlando di cambiamenti climatici ma, mentre gli Stati Uniti hanno il gas e la Cina il carbone, l’Europa non ha niente di questo. Dalla necessità, si diceva una volta, si aguzza l’ingegno e l’Enel è un bell’esempio di come ci si sia ingegnati per trovare soluzioni che permettano una gestione ottimale ed efficace delle risorse scarse che abbiamo”. Ad affermarlo è stato il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Andrea Cioffi.

“Dobbiamo muoverci sempre più nel campo della Smart Grid e questo presuppone una rete che sia sempre più intelligente – ha proseguito – Lavorare su questi temi e poi vedere la concretizzazione di una serie di azioni è esattamente quello che il governo vuole fare per migliorare sempre di più la vita dei cittadini, facendo in modo che le imprese possano spiegare nel mondo che in Italia siamo bravi, perché noi siamo molto bravi”.

“Alle imprese si possono dare incentivi di carattere economico – ha poi concluso il Sottosegretario – Stiamo cercando di migliorarne alcuni soprattutto sulle taglie intermedie. Vedrete qualcosa in Legge di bilancio. Ma le imprese possono aver bisogno anche di altre cose, per esempio poter dare dei voucher all’azienda per utilizzare potenza di calcolo molto elevata, oppure possiamo dare alle aziende, soprattutto le piccole e piccolissime, la possibilità di trasmigrare sul cloud. Però per andare in cloud bisogna stare molto attenti perché le più grandi aziende di cloud al mondo non sono basate in Europa. Stiamo per questo pensando di lavorare su alcuni sistemi in cui lo Stato si riprende un ruolo in questa partita molto complessa.

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