Principale Politica Diritti & Lavoro Dopo i litigi Di Maio e Salvini tornano a parlarsi

Dopo i litigi Di Maio e Salvini tornano a parlarsi

Sarà pace o tregua armata non è chiaro, sta di fatto che i due vicepremier Di Maio e Salvini, dopo settimane di scontri e di polemiche, sono tornati a parlarsi. Anzi, si sono visti per oltre un’ora a palazzo Chigi e l’incontro è stato definito dai due ‘utile, positivo e cordiale’.

Poi è stata diffusa una nota congiunta, dove si sottolinea che “il governo deve andare avanti”. Certo, le questioni che sono state motivo di litigi e aspre critiche tra M5S e Lega, rimangono tutte sul tavolo. Però almeno i due ora concordano che devono tutte essere risolte.

L’incontro, spiegano, è stata l’occasione per “fare il punto sulle priorità da realizzare in tempi brevi e per riavviare un dialogo costruttivo con l’Europa che rimetta al centro, dopo anni di governi passivi, gli italiani”. Tra gli obiettivi da realizzare, l’abbassamento delle tasse, argomento “prioritario per il rilancio del Paese. Servono misure straordinarie e nessun aumento delle tasse per lo sviluppo dell’economia. I maggiori incassi dell’Irpef e dell’Iva quasi dell’8 per cento e la diminuzione della disoccupazione rispetto al 2018 nei primi quattro mesi di quest’anno ci dicono che siamo sulla buona strada”. Buoni intenti, parole comunque generiche. Ma non si legge nulla sui provvedimenti che il governo intende mettere in campo per evitare l’aumento dell’Iva, per rilanciare la flat tax e per impiegare i fondi risparmiati dal reddito di cittadinanza. Fondi che Conte e Tria vorrebbero utilizzare per rispettare i parametri Ue.

Le distanze rimangono tutte, dunque, ma un passo avanti è stato sicuramente fatto. Forse però si può parlare di piccolo passo, visto che in serata, a Campobasso, la prima dichiarazione di Di Maio è stata:”Se si deve andare avanti con il governo, si deve andare avanti per battagliare e non per vivacchiare”.

Conte da Hanoi, aveva detto: “Io non sono disposto a galleggiare, a vivacchiare dei mesi così. Se non ci sono i fatti io sarò irremovibile”. Intanto Salvini è ancora impegnato in campagna elettorale, dove si giocherà la partita dei ballottagi. Mentre Di Maio con il M5S si giocheranno soltanto la carta Campobasso.

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