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Arriva a Bologna il nuovo supercomputer europeo

È uno dei supercomputer europei del futuro, capace di uno straordinario numero di operazioni al secondo. Sarà ospitato a Bologna, rende noto il ministero per la Ricerca. La città italiana e’ stata individuata come sede dal Comitato europeo sul calcolo ad alte prestazioni. ‘L’assegnazione e’ motivo di orgoglio per il nostro Paese. E’ un’iniziativa strategica, volano i crescita e innovazione’, dice il ministro Bussetti.

Dopo il data center del Centro meteo europeo Bologna e’ stata scelta come sede anche del nuovo super-calcolatore europeo. Il progetto del Cineca, candidato nei mesi scorsi, e’ stato infatti individuato come progetto italiano per l’assegnazione dell’EuroHpc, il ‘cervellone’ elettronico ad alte prestazioni da 120 milioni di euro. A dare l’annuncio oggi il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, insieme agli assessori Patrizio Bianchi e Palma Costi. L’Emilia-Romagna, sottolinea la Regione, “che gia’ oggi concentra il 70% della capacita’ di calcolo nazionale, con questo nuovo super computer passa dalla 19esima alla quinta posizione a livello mondiale, diventando di fatto la Data Valley europea”. Il super calcolatore occupera’ una porzione di circa 7.300 metri quadrati all’interno del Tecnopolo. La macchina sara’ co-progettata e realizzata nei prossimi anni, con l’obiettivo di avviare la macchina nel 2021.

L’Italia aveva presentato la candidatura lo scorso 21 gennaio, grazie a un consorzio congiunto con la Slovenia, nell’ambito di un progetto guidato dal Consorzio Interuniversitario Cineca, con Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste. La nomina dell’Italia e’ avvenuta nell’ultima riunione dell’organo voluto dalla Commissione europea per promuovere lo sviluppo di una rete di supercomputer, il comitato dell’EuroHPC JU (European High Performance Computing Joint Undertaking). Bologna e’ uno degli otto siti europei ad accogliere i centri di supercalcolo. Gli altri sette sono Sofia (Bulgaria), Ostrava (Repubblica Ceca), Kajaani (Finlandia), Bissen (Lussemburgo), Minho (Portogallo), Maribor (Slovenia) e Barcellona (Spagna). Finanziato con 840 milioni di euro, il progetto prevede la creazione di una rete di supercomputer con elevatissime capacita’ di calcolo, di classe pre-esascala, in grado cioe’ di raggiungere la potenza di calcolo di un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, una cifra da 18 zeri. Questi computer di ultima generazione troveranno molteplici applicazioni: dallo studio del funzionamento del cervello a quello dell’evoluzione dell’universo, dalla progettazione di nuovi farmaci alla lotta ai cambiamenti climatici. Per il ministro Bussetti, “questo risultato e’ il frutto di un importante lavoro di squadra. Un’iniziativa in cui ho fortemente creduto sin dal mio insediamento al Ministero, destinandovi risorse specifiche, pari a 120 milioni di euro”, ha aggiunto. “Si tratta di un progetto che riconosce la leadership del nostro Paese in questo settore e che – ha concluso – ci permettera’ di sfruttare appieno le potenzialita’ offerte dai cosiddetti big data e dall’intelligenza artificiale”.

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