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Curiosità a proposito di affidamenti a Maria

Matteo Salvini ha affidato l’Italia al Cuore Immacolato di Maria. Questa faccenda dei cuori sacri e immacolati, di Gesù e di Maria, come se fossero qualcosa di separato dalle persone cui appartengono, è abbastanza curiosa. E’ abitudine di non pochi fedeli recitare preghiere per Gesù, e preghiere per il suo Sacro Cuore, preghiere per la Madonna, e preghiere per il Cuore Immacolato di Maria. Nella mente infantile di Lucia, la pastorella decenne di Fatima, sicuramente il Cuore Immacolato di Maria non s’identificava con la Madonna, e questo spiega perché la bianca Signora, alla Cova da Iria, parlasse del Suo Cuore Immacolato come se fosse altro da sé: “No, figlia mia.

Ti farà compagnia e ti consolerà il mio Cuore Immacolato”. Sarebbe stato più logico che dicesse: “Penserò io a farti compagnia e a consolarti”. E per lei, adulta in monastero, per suor Lucia del Cuore Immacolato per l’appunto, la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria fu un vero e proprio assillo. Quando Lucia, il 17 giugno 1921, era entrata in convento, nelle parrocchie, nelle case religiose e nei monasteri era ancora vivo il ricordo dei tempi tristi della Prima repubblica in Portogallo, delle espulsioni, delle carcerazioni, delle umiliazioni subite da suore, frati e sacerdoti. E questo spiega perché la consacrazione della Russia comunista al Cuore Immacolato divenne per lei un pensiero fisso.

La Signora di Fatima ogni volta che nominava il suo cuore, non poteva fare a meno di aggiungere “immacolato”. E’ come se una donna dagli occhi belli, parlando dei suoi occhi, aggiungesse ogni volta “belli”: Mi è entrata della polvere negli occhi belli. mi lacrimano gli occhi belli.

Giovanni Paolo II, nel suo “Atto di affidamento”, non nominò la Russia, sebbene fosse sottinteso. Scrisse, infatti: “In modo speciale Ti affidiamo e consacriamo quegli uomini e quelle nazioni, che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno”.

Ad ogni modo, sono gli uomini della Chiesa, papi e cardinali a fare affidamenti e consacrazioni. A suor Lucia non passò neppure per la mente, sebbene di fantasia ne avesse tanta. di affidare lei stessa la Russia al Cuore Immacolato di Maria. Matteo Salvini in quel momento deve essersi sentito un cardinale o un papa, così come alle volte si sente poliziotto, altre volte pompiere.

Renato Pierri

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