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Micaela Papparella candidata al Comune di Bari

Micaela Paparella, perché ha deciso di candidarsi al Comune di Bari?

E’ stata un’evoluzione naturale, in fondo è il senso del claim della mia campagna elettorale #dalmunicipioallacittà, dopo cinque anni alla presidenza del Municipio 1 vorrei occuparmi di tutta la città di Bari e non solo di alcuni quartieri. E , come ho detto più volte in questo periodo, Bari è di chi la conosce, la politica non ha bisogno di improvvisazione ma di competenza ed esperienza

Un aspetto positivo e uno negativo di questa campagna elettorale? 

Quello positivo è sicuramente l’incontro con tante persone, chi mi conosce sa quanto per me l’aspetto umano conti più di qualsiasi altra cosa. Ogni giorno raccolgo storie, istanze e speranze. E quei volti me li porto dentro. Quello negativo, invece, è trovarsi per un lasso di tempo a competere con amici perché in fondo, molti candidati della coalizione di centrosinistra, sono amici. Spero che vengano sempre salvaguardati l’amicizia, il rispetto e la stima

Un elemento che non le piace della sua città?

La mancanza, ancora per molti, del senso di bene pubblico. E’ intollerabile constatare che c’è ancora chi sporca, deturpa o sfregia non considerando che ciò cha ha deturpato gli appartiene. E’ accaduto tante volte e ogni volta il senso di rabbia e frustrazione che provo è fortissimo

Qual è un elemento su cui le piacerebbe costruire un pezzo di futuro per Bari? 

Partirei proprio da quello che ho detto prima, le istituzioni devono lavorare ancora molto per trasferire a tutti l’idea di bene pubblico. E’ un concetto che deve partire da tutti i livelli, da quello scolastico a quello politico passando, ovviamente, dal mondo dell’informazione. Il ruolo della stampa è fondamentale. L’altro elemento su cui  secondo me c’è molto da lavorare è il recupero della storia di questa città. Le nuove generazioni, e non solo loro, ignorano tante cose di Bari e una imperdonabile l’ho scoperta proprio mesi fa

In che circostanza?

Chi mi conosce sa che sono un’appassionata di arte. Mesi fa ho fatto una ricerca personale su Pino Pascali, il grande artista che tutti credono essere nato a Polignano a Mare e le cui opere sono esposte nei più grandi musei del mondo. Io sapevo che Pascali era nato a Bari e ho iniziato a cercare carte e documenti fin quando non ho trovato il suo certificato di nascita: Pino Pascali è nato a Bari, in un palazzo di via Dalmazia, lì dove a breve avrò l’onore di far apporre una targa perché la città sappia

La prima cosa che farà se sarà eletta? 

A Bari il sindaco Decaro ha realizzato i contenitori, ora bisognerà pensare ai contenuti. Penso, ad esempio, al Polo Museale delle Arti, mi piacerebbe collaborare per portare in città eventi di un certo prestigio così come mi piacerebbe lavorare sulla figura di Pino Pascali. Non ultimo, vorrei attuare a Bari quello che è stato fatto a Roma, a Tor Marancia, dove attraverso opere di street art sono state rivalutate periferie degradate. Il linguaggio dell’arte può fare miracoli.

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