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Migranti, 70 morti al largo della Tunisia. E nel governo e’ scontro sui rimpatri

Una nuova strage di migranti al largo della Tunisia con 70 morti. L’imbarcazione sulla quale erano ammassati si e’ rovesciata ed e’ affondata in acque internazionali, a 40 miglia dalla citta’ di Sfax in Tunisia. Sedici i sopravvissuti, salvati da pescherecci nella zona e trasferiti a bordo di unita’ militari tunisine. L’imbarcazione era partita dal porto di Zuara, nella Libia occidentale, nei pressi del confine tunisino. La maggior parte dei migranti proveniva da Paesi dell’Africa subsahariana, dal Bangladesh e dal Marocco.

Salvini chiede ‘un salto di qualita” e annuncia un decreto sicurezza bis che prevede, fra l’altro, sanzioni severe per le navi delle ong che effettuino salvataggi nelle zone Sar. Di Maio richiama Salvini alle sue competenze accusandolo di aver fallito. Moavero invita ad un “maggior coordinamento dell’azione di governo” puntando su incentivi negli accordi bilaterali. Intanto, ieri sera, e’ stato notificato il sequestro a Lampedusa della nave Jonio della ong Mediterranea. Indagati comandante ed equipaggio. In salvo i 30 migranti. La ong: ‘non ci arrendiamo’.

Intanto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha scritto al premier Giuseppe Conte ed al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi per sollecitare “un salto di qualita'” sui rimpatri e chiedere nuovi accordi bilaterali (“che non sono di mia competenza”) con i Paesi di origine degli stranieri che siano condizionati all’accettazione di una quota di migranti irregolarmente presenti in Italia. Dal M5S hanno risposto così: “Non faccia lo gnorri e si prenda le responsabilita’ invece di coprire i suoi fallimenti: i rimpatri sono di sua competenza”. Proprio il titolare del Viminale però ha annunciato un decreto sicurezza bis con cui intende riscrivere le competenze sui transiti in mare attribuendosi il potere di veto. I Cinquestelle intendono bloccare il provvedimento e confidano nell’intervento del Quirinale.

Dal canto suo il ministro degli Esteri Enzo Moavero condivide l’obiettivo di rendere piu’ efficace il sistema dei rimpatri di migranti ai quali non sia stato riconosciuto diritto all’asilo. Lo riferisce una nota della Farnesina. Il capo della diplomazia italiana rileva che puo’ aiutare l’inserimento, negli accordi bilaterali sui rimpatri, di una clausola che incentivi i rimpatri, utilizzando i fondi per la cooperazione a favore degli Stati di origine dei migranti.

In particolare, la Farnesina considera opportune forme premiali supplementari per gli Stati piu’ collaborativi e solleciti nel riaccogliere i propri cittadini emigrati. Il ministro ricorda come, del resto, l’obiettivo base dell’azione di cooperazione, di aiutare lo sviluppo dei Paesi beneficiari, sia coerente con l’intento di ridurre i flussi migratori, perche’ il miglioramento socio-economico frena o annulla le motivazioni di tanti migranti a lasciare i luoghi d’origine. Infine, per approfondire la riflessione sulle iniziative relative ai flussi migratori, di competenza di svariati ministeri, il ministro Moavero e’ d’accordo affinche’ ci sia un sistematico coordinamento dell’azione di governo.

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