Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli “Aske” il nuovo album degli Alla Bua

“Aske” il nuovo album degli Alla Bua

Tutto pronto per la presentazione di “Aske”, il nuovo album degli Alla Bua.
Il disco sarà presentato il 24 maggio, a Taviano, alla presenza di importanti ospiti.
I dettagli della serata presentati nel corso di un’apposita conferenza stampa

Si intitola Aske il nuovo album degli Alla Bua, che festeggiano il loro 30esimo anno di carriera con un lavoro discografico destinato ad essere una pietra miliare all’interno della produzione artistica del gruppo.

L’album sarà presentato al pubblico il 24 maggio, alle ore 21, nel Multiplex “Fasano” di Taviano, in un evento all’insegna della musica, della cultura e della condivisione, sempre nel solco della tradizione. L’evento, patrocinato dal Comune di Taviano, sarà l’occasione per festeggiare i trent’anni di attività di uno dei gruppi più conosciuti ed apprezzati del panorama musicale salentino e regionale. A fornire i dettagli dell’appuntamento sono stati i componenti degli Alla Bua (Gigi Toma, Emanuele Massafra, Fiore Maggiulli, Irene Toma, Dario Marti, Francesco Coluccia), sabato scorso, all’interno di una conferenza stampa alla presenza del sindaco di Taviano, dott. Giuseppe Tanisi, di Cinzia Stefano e P40, rispettivamente la presentatrice e uno degli ospiti del concerto del 24 maggio.

«Festeggeremo i 30 anni di attività insieme al nostro pubblico – dice Gigi Toma – e vogliamo farlo nel nostro stile, all’insegna della musica e della cultura, condividendo il palco con ospiti e amici di grande caratura artistica e umana. Ringraziamo il sindaco Giuseppe Tanisi per il sostegno immediato che ha voluto fornire alla nostra iniziativa, dimostrando una sensibilità fuori dal comune».

Alla base del titolo Aske, che in dialetto salentino indica la legna da ardere, un duplice ragionamento.

In prima battuta, il gioco di parole al quale i salentini sono avvezzi, quando, in risposta alla domanda “Do you speak English?”, goliardicamente replicano: “No, ieu spaccu asche” (“No, io taglio legna da ardere”). Non una vera risposta, dunque, quanto piuttosto un modo per replicare a tono, in virtù dell’assonanza di “spaccu” e “asche” con il verbo inglese “to speak”.

Ma c’è un altro motivo, molto più profondo, che è quello degli ulivi secolari, tipici del paesaggio salentino, ridotti ormai a legna da ardere, Aske, appunto. Nonostante ciò, non c’è posto per il pessimismo nell’album, che, invece, è pervaso dalla speranza di rinascita e di riscatto.

«Dal punto di vista tematico e cronologico – spiega Gigi TomaAske si colloca in continuità con l’album Salenticidio (2016). È evidente ciò che sta accadendo nel nostro Salento, con gli alberi di ulivo che non sono più alberi, ma Aske. E pensare che già in Salenticidio mettevamo in guardia sul rischio di vedere il nostro paesaggio martoriato».

Non a caso gli Alla Bua, costantemente in prima linea sulle questioni ambientali, hanno sempre attribuito un’importanza centrale ai testi, che spesso e volentieri hanno precorso i tempi.

Ma non mancano le novità.

«In questo lavoro – continua Gigi Toma – troverete qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri, poiché ci siamo forniti di registratore e siamo andati a intercettare in presa diretta ciò che avviene in alcune situazioni particolari ed emblematiche, molto diffuse in Salento, cogliendo, ad esempio, quello che si dicono i bandisti prima di suonare. Per il resto, non anticipiamo nulla. Musicalmente parlando, scoprirete il contenuto del cd la sera del 24 maggio».

«Si tratta – chiarisce il fisarmonicista Francesco Coluccia – dell’album nel quale siamo riusciti a raggiungere il perfetto punto di equilibrio tra la tradizione, rappresentata da Gigi e Fiore, e la creatività e la personalità musicale degli altri membri del gruppo. È come se fosse un’istantanea nel momento in cui, al gioco del tiro alla fune, si raggiunge l’equilibrio massimo».

Sulla stessa lunghezza d’onda Dario Marti.

«Credo – aggiunge il chitarrista – che Aske sia un disco maturo. In esso abbiamo raggiunto una grande maturità, anche se ciò non necessariamente significa andare avanti, ma, come è successo in questo album, può voler dire guardare un po’ indietro e abbracciare la tradizione più che mai. In Aske, a differenza di quanto era avvenuto per altri nostri lavori, abbiamo raggiunto il giusto equilibrio tra la forza popolare del ritmo e le nostre idee musicali. Siamo certi il nostro lavoro sarà apprezzato dal pubblico, al quale vanno i nostri più sinceri ringraziamenti, poiché, se abbiamo tagliato il traguardo dei 30 anni di musica, è grazie alle tantissime persone che scendono in piazza per ascoltarci».

Vivo entusiasmo è stato espresso dal sindaco Giuseppe Tanisi.

«Come amministratori – dichiara il primo cittadino di Taviano – abbiamo il dovere di raccontare e valorizzare le nostre comunità e la nostra storia. Sono convinto che il riscatto di questo territorio passi attraverso le eccellenze che, proprio come gli Alla Bua, sono in grado di esprimere la bellezza del nostro Salento ad altissimi livelli, varcando i confini, regionali e nazionali e raggiungendo una dimensione internazionale».

L’appuntamento con la travolgente musica degli Alla Bua è per il 24 maggio, alle 21, al Multiplex “Fasano” di Taviano. Ospiti della serata saranno il cantastorie P40, accompagnato dalla splendida voce di Donna Lucia, il cantautore salentino Mino De Santis, il duo italo-indiano Transalento, composto da Andrea Presa e Kavita Soni, e il Dynamika Ballet di Daniela Torsello.

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