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I tagli

Mentre l’Italia, come buona parte d’Europa, si prepara politicamente alle imminenti consultazioni per il rinnovo del Parlamento UE, da noi avanza la proposta di legge di riforma costituzionale che, se approvata, come sembrerebbe, porterebbe il numero dei Deputati da 630 a 400 e quello dei Senatori da 315 a 200.

Se il provvedimento dovesse “passare”, il nostro Potere Legislativo ne sarebbe ridimensionato e, a ben osservare, anche nelle finalità. Nel frattempo, dovrebbe essere anche “rivisitata” la legge elettorale (Rosatellum) che ha dimostrato parecchie carenze razionali.

Il tutto dovrebbe essere reso operativo entro l’anno. Noi, però, avanziamo, da subito, nostre perplessità. Anche perché, già da qualche tempo, un provvedimento similare era stato suggerito, ma senza, poi, approdare a nulla.

Tra ll’altro, dovrebbero anche essere “diminuiti” i Parlamentari di pertinenza della Ripartizione Elettorale Estero. Già sono già pochi ora e dopo? Un altro interrogativo che ci poniamo e che si presta a un ampio e democratico dibattito per giustificare se il “ridimensionamento” dipenda dai costi della politica o per altri motivi istituzionali che preferiamo, almeno per ora, tenere “in pectore”.

Se il provvedimento troverà consenso, sarà nostra premura discuterne i contenuti e verificarne, nei limiti di una logica politica, gli effetti.

Giorgio Brignola

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