Principale Ambiente, Natura & Salute Agrinsieme: olivicoltura Puglia

Agrinsieme: olivicoltura Puglia

D.l. emergenze è buona base di partenza, ma va implementato in termini di risorse e di misure previste; auspichiamo un rapido iter di conversione

ROMA – “Il D.L. emergenze, che ha accolto molte delle nostre ripetute sollecitazioni, è una buona base di partenza per rilanciare il comparto olivicolo pugliese, anche se va implementato in termini di risorse dedicate e di misure contenute; proprio a questo scopo abbiamo preparato una serie di emendamenti che presenteremo in occasione dell’audizione di domani in Commissione agricoltura della Camera”. Così il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari e che ha partecipato oggi al Ministero dello sviluppo economico al vertice con la filiera olearia convocato dal ministro Luigi Di Maio per affrontare l’emergenza olivicola della Regione Puglia.

“Auspichiamo ora una rapida conclusione dell’iter di conversione parlamentare del provvedimento, dal momento che gli olivicoltori pugliesi sono allo stremo e non possono più permettersi di aspettare le lungaggini burocratiche e i tempi della politica, che hanno già fatto slittare lungamente l’approvazione e la pubblicazione del Decreto-legge”, afferma Agrinsieme.

“Durante il vertice al Mise, particolare attenzione è stata dedicata ai contenuti del D.L. con disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agroalimentari colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale venerdì 29 marzo e che inizierà domani in Commissione Agricoltura della Camera il suo iter di conversione”, spiega il coordinamento.

“Durante l’incontro, alla presenza del sottosegretario all’agricoltura Alessandra Pesce, dell’assessore all’agricoltura della Puglia Leonardo Di Gioia e di rappresentanti del parlamento, dei sindacati e di tutta la filiera olearia, abbiamo evidenziato l’urgenza di intervenire per risollevare le sorti di un comparto di fondamentale importanza per l’economia regionale e nazionale, messo a dura prova dalla Xylella e dal maltempo, con le gelate prima e la siccità poi, che hanno portato la produzione ai minimi storici, con sensibili ripercussioni sulla redditività dei produttori”, prosegue Agrinsieme.

“Ricordiamo che stiamo parlando di un settore che conta oltre 350mila imprese e rappresenta il 13,59% del totale delle aziende agricole italiane, per un valore della produzione di circa 4 miliardi di euro l’anno”, conclude il coordinamento.

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Agrinsieme è costituita dalle organizzazioni professionali Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri e dalle centrali cooperative Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital, a loro volta riunite nella sigla Alleanza Cooperative Italiane – Settore Agroalimentare. Il coordinamento Agrinsieme rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane, il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate.

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