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“La fornitura di biancheria costerà ai pugliesi 15 milioni di euro in più”

“Quando, e se, la gara per l’affidamento del servizio di lavanolo sarà aggiudicata in via definitiva presenterò un nuovo esposto alla Corte dei Conti perché ritengo, conti alla mano, configurabile l’ipotesi di danno erariale. Nel frattempo ci auguriamo, paradossalmente, che si continui davvero ad andare avanti con la proroga della gara del 2017 relativa alla Asl di Bari, visto che oggi paghiamo solo 2,47€ per la fornitura giornaliera di biancheria piana risparmiando milioni di euro, mentre il bando regionale prevede una base d’asta di 4,20€, ovvero il 72% in più”. Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Mario Conca, che ha presentato esposti ad Anac e Corte dei Conti sulla gara per il servizio di lavanolo predisposta da InnovaPuglia S.p.A. in un unico lotto per un importo di 187 milioni di euro per una durata effettiva di sette anni.
“Avevo chiesto alla Regione di annullare il bando – continua Conca – e di non fare ricorso al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar di sospendere la gara per l’impossibilità di ricorrere a raggruppamenti verticali, il lotto unico non era oggetto del contenzioso amministrativo, perché sarebbe stata una inutile perdita di tempo, visto che i pugliesi saranno comunque costretti a pagare 15 milioni di euro l’anno in più. Oggi leggo sulla stampa che il Consiglio di Stato ha ribaltato il giudizio del Tar e quindi il bando ripartirà, ma è lapalissiano che questo non infici il mio esposto che denunciava l’errata scelta del prezzo per la biancheria piana e, pertanto, la notizia rimane pessima per le casse regionali”.

Conca ribadisce la necessità di predisporre una gara quantomeno divisa in due prezzi: quello chirurgico, il cui importo di riferimento ANAC per la fornitura giornaliera di biancheria piana è di 4,20 €, e quello non chirurgico, il cui prezzo di riferimento ANAC è di 3,30 €. Nel bando, invece, è stato utilizzato solo il prezzo della tabella ANAC per il lotto chirurgico di € 4,20 al giorno per la fornitura di biancheria piana, stimata in 3.098.000 pezzi annui

“La suddivisione in più prezzi – incalza Conca – è necessaria perché all’interno di uno stesso presidio, ospedaliero o distrettuale, coesistono più attività, che solo in minima parte afferiscono all’area chirurgica. Il prezzo preso a riferimento è solo quello che prevede la fornitura di accappatoi monouso. Qualcuno dovrà spiegare ai giudici contabili come si fa a lavare e noleggiare accappatoi usa e getta, che in realtà andrebbero acquistati e forniti con una gara ad hoc. Una decisione, su cui aveva chiesto approfondimenti anche l’ANAC dopo il mio esposto e ora si rimane in attesa della definizione della procedura dell’anticorruzione. Non possiamo permettere un simile spreco di risorse, che potrebbero essere impiegate – conclude – per migliorare la qualità della sanità pugliese, purtroppo afflitta da numerosissimi problemi”.

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