Una piantina Non potevo morire senza averti almeno scritto una volta… a parte, poi, che noi non lo avevamo valutato a tavolino, ma c’eravamo sempre misteriosamente cercati. In qualche modo c’eravamo anche scelti. L’infinito ci accomuna: sono attratto da te. C’è stata fra noi una sorta di tacita alleanza, sin dal principio, fra tutte le persone io vedevo e notavo solo te. Te e tutto ciò che facevi, anche i più piccoli gesti. Le altre persone erano solo maschere, per me, te l’unico viso. Forse il segreto è: basta aprirsi un attimo. Come quei muri che si vedono per strada: da una piccola crepa spunta una piantina. Sei diventata come quel muro. Da una mia piccola apertura è nata una piantina di emozioni e di curiosità. Te sei una piantina sempre in crescita.
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