Principale Politica Diritti & Lavoro Il flop del M5S a Taranto: consiglieri rinunciano all’incarico politico

Il flop del M5S a Taranto: consiglieri rinunciano all’incarico politico

I cittadini di Taranto delusi dalle promesse disattese dai deputati del Movimento 5 Stelle per la mancata chiusura dell’Ilva, si lanciano in una protesta contro i rappresentanti del Movimento nella città dei due mari

di Monica Montanaro

Oggi nella città di Taranto vi era un certo fermento in occasione dell’indizione di un dibattito sui temi al centro dell’attenzione politica e sociale, Reddito di Cittadinanza, Pensione di Cittadinanza, Quota 100 e altre misure varate dal governo in carica.

All’incontro atteso hanno presenziato tre deputati del Movimento 5S giunti nella città di Taranto, sono Giovanni Vianello, Gianpaolo Cassese e Anna Macina, portavoce del M5S alla Camera e membro della I Commissione Affari costituzionali, i tre deputati sono stati accolti da un folto gruppo di militanti e ambientalisti tarantini al grido di: “Traditori, vergogna, siete morti a Taranto”. Il malcontento generale dei cittadini di Taranto e in particolare dei sostenitori del Movimento è scaturito dalla questione Ilva che dopo varie vicissitudini è passata nella proprietà indiana di Arcelor Mittal, pertanto i deputati grillini hanno contravvenuto a tutte le promesse e agli impegni assunti durante la campagna elettorale delle scorse elezioni politiche, in cui veniva assicurato ai cittadini tarantini la chiusura o la riconversione dell’impianto siderurgico, cosicché anche per merito di codesto punto programmatico i deputati candidati avevano fatto incetta di voti guadagnando nella città tarantina un serbatoio di voti cospicuo raggiungendo la percentuale del 50%.

La manifestazione è degenerata quando i contestatori hanno perseguito con il linciaggio e gli insulti agli ordini dei tre deputati in rappresentanza del M5S, al punto da richiedere l’intervento della Digos, le urla indignate contenevano frasi di codesto tenore: “Ci avete preso in giro. Siete venuti a parlare di chiusura davanti alla fabbrica. Poi vi siete alleati con Salvini e dite che è colpa del Pd se la fabbrica continua a produrre”. Rincarando la dose con frasi dal tono sentenzioso che presagiscono il peggio per le sorti future del Movimento: “Siete spariti da Taranto e ora sparirete anche da Roma”.

Dal Consiglio comunale di Taranto sono ormai latitanti i consiglieri appartenenti al Movimento 5 Stelle, difatti poche ore fa ha comunicato pubblicamente le sue dimissioni il consigliere comunale grillino Francesco Nevoli, l’ultimo esponente politico espressione del Movimento sopravvissuto nella Giunta, preceduto da un’altra rinuncia all’incarico politico nel medesimo ruolo, circa un anno fa, del consigliere Massimo Battista anch’egli espressione del Movimento nella compagine politica tarantina.

I due consiglieri dimissionari erano partecipi del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, che ha curato la regia della fervida contestazione diretta ai deputati del M5S giunti nel capoluogo di provincia per partecipare all’evento di ordine politico.

Il consigliere uscente Nevoli sarà rimpiazzato da Rita Corvace, anch’ella aderente al Comitato, ma notoriamente in rapporti ostili con il segretario Luigi Di Maio e con l’intero corpo del Movimento, se come si suppone dalle dichiarazioni e posizioni assunte dalla Corvace, e se ella intraprenderà una linea indipendentista, allora il M5S rimarrà completamento sguarnito di rappresentanti nel Consiglio comunale di Taranto.

Tale scivolone costituisce uno smacco clamoroso per il Movimento 5 Stelle considerando l’avvenuto declassamento rispetto al risultato elettorale soddisfacente del 50% dei consensi aggiudicato nelle passate elezioni del 2018, comparandolo alla situazione contemporanea in cui si appresta a scomparire dalla scena politica della città pugliese di Taranto.

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