Principale Politica Diritti & Lavoro Il Comune di Altamura promuove il territorio alla Bit di Milano

Il Comune di Altamura promuove il territorio alla Bit di Milano

Una mortificante immagine per la città sommersa da rifiuti alla periferia e sulla Murgia

Gianni Mercadante

Da sx: Rosa Melodia, Loredana Capone, Teresa Pellegrino,  Antonio Cappiello  Milano – Salone del BIT/Borsa Internazionale del Turismo                      (foto uff. stampa del Comune di Altamura)

Mentre la sindaca Rosa Melodia insieme a Loredana Capone Ass. regionale all’Industria turistica promuovono nella più scintillante location del turismo i beni culturali e paesaggistici della nostra città, fa da contraltare l’immagine del nostro territorio abbruttito da un sudicio  scenario da terzo mondo.

La BIT/Borsa Internazionale dei Turismo di Milano significa presentarsi con un biglietto da visita da Carta d’Or. Invece, di costruire dal basso come si fa nell’edilizia, si costruisce dall’alto. Sì, perché oggi con i droni per riprendere le immagini si vola alto, le cui  rappresentazioni offrono una panoramica e si possono pure ignorare i dettagli.

Ma come si fa a  promuovere la città del Pane D.O.P. contaminato dai rifiuti,  il cui territorio è vocato alla cerealicoltura da cui viene generato il grano duro per  ottenere la semola rimacinata che è  la materia prima d’eccellenza.

I due amministratori pubblici hanno pensato di ingioiellare lo stand della BIT di Milano con dépliant, forme di Pane D.O.P. e quant’altro,  sottovalutando il danno d’immagine che hanno provocato ad Altamura.

Beni culturali di  inestimabile valore riportati nel comunicato stampa del Comune, il cui obiettivo ovviamente è di grande effetto mediatico, ma snaturato praticamente: “dai dinosauri all’homo arcaicus, da Federico II di Svevia ai moti della rivoluzione del 1799, da Saverio Mercadante a Tommaso Fiore. E ancora dal Pane Dop alla Lenticchia Igp. Una città da scoprire…una città da vivere”.

Durante la conferenza stampa sono stati proiettati filmati sui tesori culturali della città di Altamura, partendo da un’offerta integrata dei beni storici, culturali e paesaggistici, per finire ad una rete di prodotti enogastronomici di eccellenza, al miglioramento delle infrastrutture e dei servizi nel segno dell’accoglienza.

A magnificare queste bellezze e i nostri prodotti neanche un rappresentante al seguito; del pane D.O.P. almeno il fondatore che ha fatto conoscere a livello internazionale detto prodotto; dell’uomo arcaico neanche un rappresentante del Centro speleologico; della orme dei dinosauri neanche un rappresentante di Associazioni che si battono da anni per la salvaguardia del sito palentologico

Bello slogan! Ma con effetto boomerang. Chi viene ad  Altamura è il cultore che vuole fare un bagno di cultura, insomma con una full immersion. Gli occhi devono essere gratificati anche dalle strade pulite, dalla periferia, dal territorio che sono da gustare, come si gusta un gelato. Se dev’essere appellata Città d’arte.

Gli esempi sono tanti da portare all’attenzione dei due amministratori R. Melodia e L. Capone per dire che questo tipo di marketing territoriale non va bene;  forse va bene in qualche paese del terzo mondo, ma qui offendiamo il buon senso.

Altamura vanta a buon diritto uno strato di cultura. L’offesa arrecata al territorio con sacchetti di immondizia sparsi ovunque è da ricercare nel passaggio della raccolta rifiuti dall’azienda precedente a quella attuale. Oltre al capitolato d’appalto lacunoso, di cui ancora oggi i cittadini non si danno pace e l’Amministrazione in carica dà la colpa agli sporcaccioni.

I commenti sui social network sono molto salaci, pieni di invettive contro i delinquenti che stanno inondano il territorio di rifiuti domestici e ingombranti, ma è anche vero che l’Amministrazione Melodia assiste impotente senza prendere provvedimenti, senza chiedere collaborazione all’Ass. regionale Gianni Stea, nostro concittadino e responsabile all’Ambiente.

Una propaganda encomiabile il contenuto del comunicato stampa, ma praticamente di cattivo gusto. Si invita il forestiero, lo straniero a visitare un luogo di cultura o un luogo dell’immondizia?

Il titolo ottenuto dalla Regione Puglia come “Città d’arte”, di cui oggi la sindaca si vanta di sventolare grazie al suo interessamento, vuole essere un “parterre” di benvenuto. Bene! Si adoperi dapprima a bonificare il territorio, mettendosi alla testa dei suoi fedelissimi come farebbe un vero leader per dare battaglia al nemico. Purtroppo la sindaca R. Melodia dopo la grande abbuffata di voti alla sua elezione, si è arroccata nel suo bunker istituzionale. Perché non promuove una campagna di sensibilizzazione per frenare questo fenomeno dell’abbandono del sacchetto rifiuti? Si alzi la mattina presto e vada in giro per la città e per il territorio.

Da “Leonessa” dell’opposizione a tigrotto addomesticato. Questa è l’immagine che si ha nell’immaginario collettivo.

La presentazione alla BIT di Milano è stata sostenuta anche da altri due collaboratori della sindaca Melodia: Teresa Pellegrino, Ass. alle Attività produttive e allo sviluppo economico e dal Cons. com. Antonio Cappiello.

La dichiarazione, di cui si riporta uno stralcio,  rilasciata ai giornalisti durante la conferenza stampa tenuta a Milano dai nostri rappresentanti, lascia veramente stupefatti:

Abbiamo raccontato alla BIT di Milano una città da scoprire, una città da vivere. La laguna dei dinosauri, il sistema ipogeo della Grotta di Lamalunga e i resti dell’Uomo di Altamura costituiscono per il mondo intero una unicità assoluta dal punto di vista scientifico e paleontologico”. 

“La nostra città si candida a diventare il centro internazionale della paleontologia, una sorta di PaleoCity.  Abbiamo la rete Museale dell’Uomo di Altamura costituita da Museo Archeologico Nazionale, Palazzo Baldassarre e Centro Visite di Lamalunga.   C’è l’unica Cattedrale federiciana  arricchita da un vero e proprio scrigno di tesori, custodito nel Mudima, museo diocesano nei matronei”.

Da queste colonne lanciamo un appello alla sindaca R. Melodia e ai suoi collaboratori  ad attivarsi più realisticamente alla bonifica del territorio. Da un sondaggio generale, l’indice di gradimento per il suo operato non è più quello delle votazioni con cui lei è stata eletta.

                                   Stand al Salone della BIT/Milano

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