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Punti nascita: Bonaccini e Venturi , pronti a discuterne nel patto per la salute

Grillo: “ci sono state molte le richieste di rimodulazione della rete dei punti nascita arrivate da varie parti d’Italia al ministero”

 “In questi mesi sono state molte le richieste di rimodulazione della rete dei punti nascita arrivate da varie parti d’Italia al ministero della Salute”. Lo dichiara in una nota il ministro della Salute Giulia Grillo.
“In considerazione del progressivo calo degli indici demografici del Paese, della carenza di alcune figure professionali sanitarie e per l’evidenza di situazioni territoriali caratterizzate da particolare disagio orografico, credo sia necessario – prosegue Grillo – valutare insieme alle Regioni – e di questo ho gia’ accennato al presidente Bonaccini – l’attualità dell’Accordo Stato-Regioni del 2010, recepito poi dal DM 70/2015. Le riforme, come tutti gli esperimenti, vanno monitorate ed eventualmente aggiornate, se necessario, alla luce dell’esperienza acquisita sul campo. Le mutate condizioni al contesto richiedono oggi una profonda riflessione sulla ponderazione dei rischi, nell’interesse primario delle mamme e dei neonati. In tal senso nelle scorse settimane ho chiesto, tramite la Direzione della Programmazione, di invitare il Comitato Percorso nascita nazionale ad approfondirne le problematiche al fine di inserire una riflessione specifica all’interno del Patto per la Salute”, ha concluso il ministro.
Anche il presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, hanno fatto riferimento,inun nota, al colloquio che si è svolto a Roma la scorsa settimana tra la ministra della Salute, Giulia Grillo, e lo stesso Bonaccini, giudicandolo “Un incontro importante e positivo, in cui si è deciso insieme di affrontare, all’interno del nuovo Patto per la salute, anche il tema dei Punti nascita”.
“Siamo sempre stati disponibili al confronto. Quindi valutiamo positivamente – sottolineano presidente e assessore – la decisione e l’impegno reciproco che ci siamo dati per rivedere, nell’ambito del nuovo Patto per la salute che dovremo completare entro marzo, l’accordo Stato-Regioni del 2010, poi recepito successivamente dal decreto legislativo 70 del 2015. Perché come abbiamo sempre detto, le modifiche a quell’intesa, quindi la revisione dei parametri relativi ai Punti nascita, sono l’unica strada che si poteva percorrere. Naturalmente – aggiungono Bonaccini e Venturi – nella discussione che sarà affrontata, dovranno essere contemperate le comprensibili esigenze dei territori e delle comunità, con il dovere, irrinunciabile, di garantire a mamme e nascituri le condizioni di massima sicurezza al momento del parto. Abbiamo sempre rispettato le leggi, nel passato, e continueremo a rispettarle nel futuro – concludono presidente e assessore – per questo siamo molto contenti dell’avvio di un percorso di rivalutazione dei Punti nascita nelle zone disagiate”.

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