Principale Attualità & Cronaca La tragedia di Stefania, uccisa in un garage e bruciata

La tragedia di Stefania, uccisa in un garage e bruciata

(Stefano Del Bello /Facebook)

Un anello nuziale per riconoscere il corpo martoriato della mamma di Gorlago. Si chiude così, nel modo peggiore, la scomparsa di Stefania Crotti, lontana da casa dallo scorso 17 gennaio e ritrovata carbonizzata nelle campagne di Erbusco, nel bresciano. Una scomparsa trasformata in un atroce delitto che da ieri vede coinvolta nell’indagine una donna, Chiara A, oggi sottoposta a fermo dopo un interrogatorio durato cinque ore. La pista sarebbe quella del delitto passionale. A riportare le tappe della vicenda e la ricostruzione degli inquirenti è L’Eco di Bergamo.

LA RICOSTRUZIONE – Secondo il quotidiano locale, la vita di Stefania si sarebbe conclusa in un garage di Gorlago. La donna sarebbe stata uccisa a martellate per poi essere caricata nel baule di un’auto e portata nelle campagne di Erbusco, dove in seguito è stato dato fuoco al suo corpo. Un corpo martoriato, quello di Stefania, che è stata identificata grazie alla fede che portava al dito: all’interno dell’anello era presente la scritta con il nome del marito e la data del loro matrimonio avvenuto nel 2002.

IL RITROVAMENTO – A notare il corpo senza vita nel bosco e a lanciare l’allarme un ciclista che stava attraversando le campagne bresciane tra Erbusco e Adro, ma per il riconoscimento ufficiale ci sono volute alcune ore.

L’INDAGATA – Per l’omicidio di Stefania le indagini si concentrano su Chiara A., fermata sabato 19 gennaio intorno alle 23. Il movente del delitto, spiega ancora l’Eco di Bergamo, sarebbe la gelosia: la donna infatti avrebbe avuto una relazione con il marito di Stefania quando i due, secondo la ricostruzione degli inquirenti, erano entrati in un periodo di incertezza sul loro futuro. Più di recente, però, il legame tra marito e moglie si era rinsaldato e questo avrebbe scatenato la reazione dell’indagata che, secondo gli investigatori, avrebbe fatto tutto da sola.

LA SCOMPARSA – Stefania era sparita nel nulla giovedì 17 gennaio intorno alle 15.30, quando era stata vista uscire per l’ultima volta dall’azienda di Cenate Sotto dove lavorava come impiegata. Il giorno seguente il marito di Stefania, Stefano Del Bello – che aveva sporto denuncia di scomparsa – ha lanciato un appello su Facebook: “Da ieri pomeriggio uscita dal lavoro alle 15.30 a Cenate Sotto, di Stefania Crotti non abbiamo più sue notizie. Vi chiedo di divulgare la notizia anche ad altri gruppi. È stata fatta la denuncia alle forze dell’ordine chiunque abbia sue notizie avvisi le forze dell’ordine e la famiglia”. Poi la tragica scoperta con il ritrovamento del corpo e l’identificazione dell’anello.

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