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Lettera aperta al Presidente Conte

Dottor Conte,

Non sarò il primo, ma neppure l’ultimo, che indirizza alla Sua Persona, quale Capo dell’Esecutivo pur se “indipendente”, una considerazione che non vuole essere polemica.

Sono uno, dei tanti, italiani che si dolgono per una situazione nazionale che non hanno voluto; né sono stati nelle condizioni d’immaginare. La politica d’urgenza, malauguratamente, non è sempre la cura migliore per sanare i “mali” di un Paese. Soprattutto quando si tratta della nostra Italia. Tra confusione, ripicche e contese a tutti i livelli, mi chiedo, e Le chiedo, dove andrà a parare la sorte della Penisola.

Tra poche settimane, almeno così mi sembra d’aver capito, dovrebbe essere operativa la nuova legge di stabilità. Ci sono, tuttavia, Signor Primo Ministro, segni d’ostilità tra Maggioranza e l’Opposizione. Tra l’altro, Dott. Conte, ci sono milioni di Connazionali all’estero che chiedono d’essere informati sul valore della loro Rappresentatività politica in Patria.

Curo l’informazione diretta agli italiani oltre confine con la formula all’”inglese”. Senza, in definitiva, assumere posizioni “pro “ o “contro” nessuno. Mi limito alla cronaca dei fatti; con la speranza di trovare termini obiettivi per manifestate, poi, un pensiero che non ho mai inteso come giudizio. Certo è che il “buon senso”, se non l’oggettiva necessità, ha aperto gli occhi a molti. Il Bel Paese ha bisogno di certezze. Magari poche ma inderogabili. Insomma, sarà la “volta buona” per uscire dalle incomprensioni correlate a un potere esecutivo ancora in “rodaggio”? Con questo interrogativo, che è uno dei tanti, inizierà il 2019.

Giorgio Brignola- Redattore CorrierePL.it

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