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 Militari per buche a Roma

Comellini (Segr. PDM): “Castelli? Errare è umano, perseverare è diabolico. Se porteranno avanti questa scempiaggine saremo pronti a tutelare in tutte le sedi la dignità dei militari. Le buche le riparino i 5S”

Militari per buche a Roma, Comellini (Segr. PDM): “I militari per la loro funzione intervengono quando c’è una calamità naturale, uno stato di emergenza dichiarato. Il Comune abbia il coraggio di dichiarare lo stato di emergenza, a quel punto i militari sarebbero legittimati ad intervenire ma noi siamo fermamente contrario ad un uso snaturato della funzione dei militari. Castelli? Errare è umano, perseverare è diabolico. Se porteranno avanti questa scempiaggine noi saremo pronti a tutelare in tutte le sedi la dignità dei militari. Suggerirei ai parlamentari 5 Stelle di rimboccarsi le maniche e riparare le buche di Roma, sarebbe un esempio di politica costruttiva.

Il Genio militare poteva intervenire per sgomberare Ponte Morandi e ripristinare la viabilità a Genova, l’avrebbe fatto in 15 giorni, perché il governo non l’ha chiesto?”

Luca Comellini, Segretario del Partito per la Tutela dei Diritti dei Militari e Forze di Polizia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Sulla nascita del PDM. “Il PDM era un’iniziativa nata nel 2009 e si era posta come termine l’avvento del sindacato dei militari, adesso il sindacato c’è –ha spiegato Comellini-. Il Ministero della Difesa sta alzando muri e barricate contro i sindacati dei militari perché i generali che vorrebbero comandare sopra e oltre la legge, non accettano la rappresentanza sindacale. La Corte costituzionale dice che il sindacato si può fare e i militari possono aderire”.

Sull’emendamento alla manovra riguardo l’intervento del Genio Militare per aggiustare le strade. “I militari a tappare le buche a Roma assolutamente no –ha dichiarato Comellini-. I militari per la loro funzione intervengono quando c’è una calamità naturale, uno stato di emergenza dichiarato. Il Comune abbia il coraggio di dichiarare lo stato di emergenza, a quel punto i militari sarebbero legittimati ad intervenire. Dovremmo dichiarare lo stato di emergenza a Roma per una serie di motivi, rifiuti, buche, ma in generale per la gestione della città da parte del Comune. Sono stato a Roma e mi ricordo che qualche anno fa era un pochino diversa. Io comunque sono contrario a far intervenire i militari, significherebbe stirare la norma. Laura Castelli dice che la questione militari a Roma verrà riproposta in un secondo testo? Errare è umano, perseverare è diabolico. Suggerirei ai 5 Stelle di rimboccarsi le maniche dato che sono centinaia di parlamentari e in una quindicina di giorni Roma la risistemano, sarebbe un bell’esempio di politica costruttiva. Noi come sindacato dei militari siamo fermamente contrario ad un uso snaturato della funzione dei militari. I governi devono capire che il militare tuttofare non va bene, il militare ha una funzione ben precisa che è stabilita dalla Costituzione. Castelli parla di protocollo d’intesa tra Comune di Roma e Genio Militare? Se porteranno avanti questa scempiaggine noi saremo pronti a tutelare in tutte le sedi la dignità dei militari”.

“All’inizio di settembre il Genio militare poteva intervenire per smantellare il Ponte Morandi a Genova e ripristinare la viabilità sul Polcevera, l’avrebbe fatto in 15 giorni –ha aggiunto Comellini-. Perché non l’hanno fatto? Non so, forse per questioni economiche, forse perché bisognava fare una gara per dare un appalto. Non è possibile che chi vuole governare il Paese abbia molte idee e molto confuse, bisogna che i parlamentari facciano pace con se stessi”.

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