Principale Attualità & Cronaca Le saline di Margherita di Savoia vanno ai francesi

Le saline di Margherita di Savoia vanno ai francesi

Oggi l’Ansa ci dice che le saline di Margherita di Savoia stanno per passare ai francesi.

La causa è la solita marea di debiti accumulati negli anni che impongono la cessione della più grande salina di Europa che quindi sta per essere ceduta (guarda un po’!) alla multinazionale francese Salinas; immagino per avere nulla in cambio.

Anche il sale lo compreremo dai francesi ad un prezzo che dovrà essere congruo e cioè in grado di pagare i debiti accumulati e ottenere un certo profitto. Non senza dimenticare di licenziare qualcuno… forse per le famiglie che consumano un chilo di sale al mese il rincaro non inciderà molto ma così non sarà per le imprese specie dell’agroalimentare che operano con questa materia prima (insaccati di carne ma anche olive, pesce,.. senza parlare degli impieghi non alimentari..) e che così si ritroveranno a versare nelle casse dei francesi una porzione crescente del frutto del loro lavoro.

Mentre la Ducati è passata ai tedeschi, la Parmalat è andata ai francesi quasi una spartizione preordinata delle ricchezze dello stivale (meccanica agli uni, alimentare agli altri) che così produrranno quegli utili che gli italiani non hanno mai prodotto; facendo pagare ai clienti (e quindi anche a noi stessi) i debiti accumulati. Ma nessuno rimarrà scontento: ce n’è per cinesi, indiani, sudafricani,… basta chiedere e al supermercato Italia saranno soddisfatti, avranno alta qualità e basso prezzo.

Sarà utile vedere dove sono andati a finire gli introiti della salina dei passati decenni e come mai non esiste una azienda italiana che abbia voglia e capacità di subentrare in questo campo strategico per l’agroalimentare nazionale. Sarà interessante vedere se la Lega spenderà una parola per difendere questa porzione di storia e di economia italiana dopo aver promesso solennemente che mai più cose del genere sarebbero successe.

Alla vigilia del varo di una nuova politica di rilancio del Mezzogiorno (almeno a parole fino ad oggi) perdere questo punto fermo del nostro passato e del nostro futuro suona come l’ennesima beffa.

Quando i meridionali si decideranno a fare un partito che li rappresenti?

Canio Trione

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