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Originale “a maglie larghe”

Creativa, originale ed innovativa la rassegna di arti performative “ A maglie larghe” che rappresenta un luogo di incontro e scambio.

A conclusione del primo spettacolo “ Antigone (dream on)” messo in scena presso la Cittadella degli artisti abbiamo avvicinato il direttore artistico Alessandra Gaeta che ci ha parlato del progetto.

“Per me è molto importante in un momento storico come questo parlare di condivisione e rete nella maniera più pura e più realistica possibile, quindi non è casuale il titolo della nostra rassegna A MAGLIE LARGHE, pensare di poterla fare tutta pugliese questa rete mi sto rendendo conto che non sia una utopia”…il nostro collettivo ha degli obiettivi che prevedono la necessità, ci interroghiamo ogni giorno sulla verità e la fattibilità delle cose perché ci autososteniamo, a febbraio inizierà per noi il 5° anno di attività e ne siamo orgogliosi, perché stiamo tenendo duro e riconosciamo alla vincita dell’Avviso Pubblico dello scorso anno LABORATORI URBANI Mettici Le Mani un grande lancio e sostegno rispetto ai nostri intenti. È difficile mettere in rete dei paesi di provincia e ci stiamo provando, provare a interloquire con gli autori, gli spettatori, i fruitori e le realtà già esistenti nel territorio.

Mi piace pensare a dei linguaggi performativi APERTI A TUTTI E PER TUTTI.

Non potevamo non soffermarci sulla poetica del bravissimo interprete dello spettacolo.

“La ricerca di Angelo Petracca, in scena con ANTIGONE (dream on), ha come prerogativa la sua idea di corpo e concezione di presenza, elementi trasmessi alle ragazze che hanno partecipato al laboratorio e sono andate in scena con l’esito OASI. L’autore ha scelto elementi per lui imprescindibili, l’impossibilità alla stasi e l’uso del peso delle ossa, per avvicinare le giovani al suo teatro concettuale e di ricerca.”

Antigone, un antico mito viene rivisto in chiave moderna avvalendosi di pochi elementi come la bandiera che rappresenta la resa e il sudario, quindi la morte. Si riflette sui contrasti, sulla resa, sul senso di solitudine, sull’ essere convinti fino allo stremo delle proprie idee.

Antico e moderno che si incontrano, scontano, e soprappongono in un gioco di luci, ombre e movimenti.

Dopo lo spettacolo c’è spazio anche per il talk, per conoscere meglio i protagonisti e rivolgere domande dal pubblico, ma anche spostandosi dal teatro nella sala conferenza, per un simpatico momento conviviale dove socializzare, comunicare, condividere.

Il prossimo appuntamento per Molfetta, in quanto la rassegna si tiene in altre date anche a Palo del Colle è fissato per il prossimo 20 gennaio con “ A flower is not a flower”ovvero il corpo solido, opera per corpi danzanti e corpi inanimati di Amalia Franco.

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