Principale Politica Diritti & Lavoro Puglia: chiesto intervento ministeriale sul Parco dell’Alta Murgia

Puglia: chiesto intervento ministeriale sul Parco dell’Alta Murgia

PUGLIA – I deputati L’Abbate ed Angiola (M5S) plaudono all’annuncio del ministro dell’Ambiente Costa di aumentare la pianta organica dei Parchi Nazionali ma chiedono un intervento immediato per sbloccare la situazione del Parco dell’Alta Murgia

“Nei parchi nazionali italiani si spende poco per la tutela della biodiversità e molto per la tutela politica, la tutela elettorale. Ai dirigenti dei parchi dico cambiate, sennò vi faccio cambiare io”. Con queste parole durante il 9o congresso Federparchi tenutosi a Roma, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha dettato la linea politica del suo dicastero in tema di parchi nazionali. L’esponente del Governo Conte ha ricordato come ben 11 parchi su 24 non abbiano attualmente un presidente mentre 7 sono senza direttore. Al contempo, sono solo 8 gli enti che hanno adottato il piano del parco ed in Puglia è stato solo quello dell’Alta Murgia, in linea con il Piano Paesaggistico regionale secondo il Codice del Paesaggio.

“Al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa non può che andare il nostro plauso e consenso per le 55 nuove unità di personale tecnico annunciate per adeguare le dotazioni organiche degli Enti Parco Nazionali – dichiarano i deputati pugliesi Giuseppe L’Abbate e Nunzio Angiola (M5S) – Il dicastero a tal fine stanzierà una spesa di circa 1,8 milioni di euro per veterinari, biologi e geologi che vanno a sanare un’ingiustizia perpetrata ai danni del sistema delle aree protette italiane nel 2013 con la spending review del Governo Monti. Infatti, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 gennaio furono arbitrariamente ed immotivatamente rideterminate le dotazioni organiche dei Parchi Nazionali riducendole di 57 unità di varie qualifiche per un risparmio di spesa davvero esiguo, pari a poco più di 1 milione e 600mila euro. Insomma – proseguono i parlamentari pugliesi 5 Stelle – si sono arrecati danni enormi alle aree naturali protette per un pugno di lenticchie. Ora, quantomeno si porrà rimedio a quello ‘scippo’ anche se permangono notevoli differenze tra le dotazioni organiche degli stessi parchi nazionali. Pertanto, chiediamo al Ministro Costa un’attenzione particolare a quelli presenti in Puglia, ed in articolare a quello dell’Alta Murgia, affinché possano adeguare la propria dotazione organica a standard minimi per il loro funzionamento”.

I deputati Nunzio Angiola, Angela Masi e Giuseppe L’Abbate (M5S) hanno anche rivolto al ministro dell’Ambiente una interpellanza per sapere quali iniziative intenda adottare per la ormai indilazionabile e urgente situazione di impossibilità a operare nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia che non ha potuto procedere alla stabilizzazione del personale precario, in possesso di tutti i requisiti previsti dal D. Lgs. n. 75/2017, proprio per l’assenza di posti in organico determinatasi nel 2013.

“Confidiamo nel ministro Costa, sensibile e convinto assertore del fondamentale ruolo dei Parchi Nazionali soprattutto nel Mezzogiorno – concludono L’Abbate ed Angiola (M5S) – Sarà necessario porre la massima attenzione alla situazione del Parco Nazionale dell’Alta Murgia per consentire di procedere alle stabilizzazioni degli aventi diritto, tra cui figure professionali indispensabili per il corretto funzionamento dell’area protetta”.

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