Principale Arte, Cultura & Società Bari il Workshop nazionale sui minori stranieri non accompagnati

Bari il Workshop nazionale sui minori stranieri non accompagnati

I minori stranieri non accompagnati si riducono di numero in Italia, ma non si riducono i problemi. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia Mario Loizzo ha commentato i dati sulle presenze, forniti nella conferenza stampa di presentazione del workshop dei garanti regionali dell’infanzia e adolescenza, in corso a Bari. Al 30 settembre 2018, sono 12.112 i minori stranieri, in grandissima parte maschi (92,6%), un anno fa erano 18.491. La Puglia è al settimo posto in Italia, con 544 (4,5%). Il 30 settembre 2017 era quinta, con 978 minori (5,7%). Sulla diminuzione, incide anche il passaggio alla maggiore età: si parla di 5000 over 18 nel Paese, non più considerati, ma veri “invisibili”.
Per la prima volta, ha fatto presente il garante pugliese, Ludovico Abbaticchio, la Puglia riunisce otto garanti, dal Nord al Sud, per condividere esperienze, valutare buone prassi sperimentali, verificare risultati e fare proposte. È anche l’occasione per un confronto con l’on. Sandra Zampa, “sulla sua legge nazionale 47/2017”, che ha tra l’altro introdotto la figura dei tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati.
“Abbiamo più volte richiamato la complessità e il valore sociale e morale di queste iniziative di tutela – ha dichiarato il presidente Loizzo – ancora di più queste riflessioni hanno un senso nel momento in cui il Paese è attraversato da una situazione di smarrimento”, da manifestazioni di xenofobia e di egoismo, che rischiano di rendere “fatica vana” ogni tentativo di sensibilizzare sulla delicatezza di questo problema.
“Non è un compito facile quello dei garanti – ha detto– e non è un compito agevole quello dei tutori volontari, tuttora abbandonati a sè stessi dallo Stato”. Nel giugno 2018, su iniziativa di Loizzo il Consiglio regionale della Puglia ha approvato all’unanimità una mozione che sollecita modifiche utili a rafforzare la legge Zampa, ma che “non ha smosso gran che”. La speranza del presidente dell’Assemblea legislativa pugliese è che a breve il governo centrale possa assicurare “quanto meno il minimo indispensabile a queste figure importanti, che si impegnano oltre le forze e le competenze per dare sostegno concreto alle giovani vite”.
Le preoccupazioni sono condivise dal presidente del Tribunale per i minorenni di Bari Riccardo Greco. La comunità civile si adegua alle indicazioni di una parte della politica. “Sentimenti di ripulsa dello straniero, sia pure minore, trovano accoglimento in una società che invece è sempre stata accogliente, per ragioni storiche, sociali, religiose”. La legge Zampa ha segnato uno sviluppo progettuale, introducendo un modo diverso di considerare i minori, non come categoria ma persone, ciascuna con la propria individualità, cui affiancare tutori non professionisti ma provenienti dalla società civile.
Infatti la legge, lo ha sottolineato la proponente on. Zampa, non individua i minori come complesso indistinto, ma come tutti gli altri, uomini e donne, adulti ed anziani, “dando piena attuazione alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia”. Non hanno quindi alcuna diversità e tuttavia l’essere adolescenti li rende soggetti sensibili, che necessitano di particolare attenzione e tutela.
In realtà il problema è destinato a crescere, con l’abbassarsi dell’età media dei migranti. “Si mettono in viaggio anche ragazzini di poco più grandi di dieci anni – ha osservato Sandra Zampa – è ora che la legge trovi piena, completa e convinta attuazione”.
Generazione involontaria, citando Tahar Ben Jelloun, è così che li ha chiamati il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in una nota di saluto fatta pervenire perché chiamato altrove da impegni istituzionali. “Minori costretti a doversi spostare per migliorare le condizioni dei genitori, ma destinati ad incassare colpi”, scrive lo scrittore marocchino e per fare scudo a quei colpi Michele Emiliano sollecita una sfida culturale “contro ogni forma di identità altrui”, invita “a creare città accoglienti, inclusive, giuste”, a non lasciarli soli, a non perderli. (fel)

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