Principale Arte, Cultura & Società Conosciamo la Gravina di Triglie

Conosciamo la Gravina di Triglie

CRISPIANO  –  Drone Hikers Puglia, Amici della gravina di Triglie e Comitato Festa San Michele di Triglie, sono i promotori della simpatica iniziativa “Conosciamo la Gravina di Triglie”, che si terrà sabato 29 settembre prossimo, solennità di San Michele Arcangelo.

Alle 9,30 raduno dinanzi alla chiesetta, prosieguo lungo l’itinerario: sentieri naturalistici della gravina, cripta basiliana di San Cipriano, santuario settecentesco di San Michele Arcangelo, mostra fotografica in grotta, degustazione di prodotti tipici locali presso masseria, con affaccio panoramico a strapiombo sulla gravina; alle ore 17 la Santa Messa presso il santuario di San Michele; dalle ore 16,30 alle 19,00 mostra fotografica nella grotta sottostante la chiesa, dal titolo “Sotto le tue ali, il popolo contadino in festa”, accompagnato dalla melodia dell’arpa.

Sicuramente una bella iniziativa che promuove una zona storico-ambientale pregevole del territorio di Crispiano e Statte, ma pare che a Crispiano non interessi molto, né il culto di San Michele, testimoniato da un antico simulacro, fortunatamente e gelosamente custodito dalla famiglia Ceneviva, né l’intero insediamento che testimonia l’origine greca del luogo.

Ciò nonostante, la tradizione religiosa tramandata dal nostro popolo, sino a pochi anni addietro, per merito soprattutto della famiglia Ceneviva, le tracce storiche e  culturali del luogo (la Cappella sorge su una grotta che a sua volta, secondo ricostruzioni di studiosi, conserva i resti di un tempio messapico-greco), la   spettacolarità delle gravine di particolare interesse per la fauna e la flora,  la testimonianza viva dell’antico acquedotto del Triglio, da qualche tempo non ricevono l’attenzione del Comune di Crispiano. La cosa non meraviglia più di tanto, visto che abbiamo diverse testimonianze storiche abbandonate all’incuria del tempo e tante opere incompiute.  Triglie rappresenta un patrimonio ricchissimo di storia che condividiamo con Statte e recentemente con Massafra, attraverso l’Unione dei Comuni, con cui venne sottoscritta una convenzione di gestione,  da parte del Comune di Crispiano, del centro di accoglienza turistica (meglio specificato, in un precedente articolo, che riporto appresso integralmente), mai attivato e lasciato irresponsabilmente in mano ai vandali, con gravi danni erariali. Ci si prepara a celebrare il centenario dell’autonomia comunale, ma da ciò che si sente, ci saranno tante cose da fare “a 100 a 100” (ormai è diventato un numero pari a un tormentone, non solo dell’estate), ma non si parla di interventi di recupero storico-strutturali da tramandare. L’archivio storico comunale da aggiornare, le cripte con i suoi preziosi affreschi da recuperare, le grotte da restaurare, la biblioteca da ripristinare, il museo in chiesa vecchia, formalmente istituito.     Tante altre cose ancora vanno messe in gioco per questo prossimo avvenimento storico di Crispiano.  Triglio doveva essere il punto di partenza di un turismo promosso con il progetto de “Le cento masserie”; una struttura di accoglienza dalla quale indirizzare i turisti verso gli itinerari prestabiliti. A nulla è servito  spendere soldi pubblici per il recupero ambientale, la valorizzazione, lo studio pubblicato nel secondo volume “Crispiano: Triglio e dintorni-Gravine-Acquedotto romano-Cappelle rurali” (2001), la costruzione di un centro di accoglienza e anche la preziosa opera di valorizzazione dell’area da parte del Comune e del Gruppo speleologico di Statte.

Nicola Cippone, citando Gasperini, scrive: “l’acquedotto di Triglie è stato realizzato dai Romani con l’arrivo dei coloni di Neptunia, e cioè contemporaneamente alla costruzione del diverticolo dell’Appia a nord della città, e quindi di Mar Piccolo, nel 129 a.C.”.-                                                                                           Investimenti inutili attuati dal Comune di Crispiano, nonostante la tradizione religiosa, l’attuazione di progetti  finanziati dall’Unione Europea, la costruzione del Centro turistico e lo studio della Gravina di Triglie da parte della S.In.Con, diretta dagli ingg. Gianfranco Tonti e Stefano Tomassi, svolto nell’ambito di un progetto, proposto dal Comune di Crispiano e documentato, nel 1990, con la pubblicazione: “Recupero  e valorizzazione delle gravine di Crispiano“.   Attualmente a Triglie vi sono attraenti investimenti privati: un B&B con angolo cottura, dotato di piscina e comfort vari, realizzati alla masseria Triglie (Nicola  3385937150); l’agriturismo San Michele in Triglie, sorto recentemente, gestito da Angela Carmela Santoro, luogo ideale per una vacanza a contatto con la natura, passeggiate in gravina, massimo confort e cibi di stagione di propria produzione. L’agriturismo vanta un allevamento di cavalli murgesi e asini di Martina Franca per l’equitazione, e servizio  informazione per escursioni in giornata (tel. 3292098210/ 3338988541).

L’insediamento di Triglie è ideale per chi arriva dall’autostrada, ma necessita di scelte amministrative valide per promuovere veramente il turismo. Ognuno per la sua parte, i Comuni di Crispiano, Statte e Massafra, che fa da capofila dell’aggregazione di 12 Comuni (Castellaneta, Crispiano, Ginosa, Grottaglie, Laterza, Montemesola, Mottola, Palagianello, Palagiano, San Marzano e Statte), riunitisi giovedì scorso alla Masseria Amastuola Wines & Resort, per la presentazione delle attività realizzate nell’ambito del progetto “Terra delle Gravine tra sharing economy e turismo esperienzale”, bisogna che si impegnino, intanto per migliorare l’arteria di collegamento con l’autostrada, pericolosa e oggetto di discariche, e poi per attivare il centro di accoglienza e valorizzare come  luogo strategico per il turismo.

Fra 100 giorni (tanto per essere in argomento) Crispiano inizierà la celebrazione di un importante traguardo della sua storia amministrativa: vanno ricordati quanti si sono adoperati per l’autonomia, per lo sviluppo sociale e civile della nostra comunità, vanno organizzate iniziative celebrative e promozionali, ma sopratutto occorre adoperarsi per “scrivere” la storia attuale di Crispiano e lasciare ai posteri i valori di una comunità progredita, frutto dell’impegno e delle capacità delle generazioni succedutesi.

Questo l’articolo pubblicato il 24 ottobre 2007, riguardante gli interventi attuati con finanziamenti pubblici: “Su proposta dell’assessore al Turismo Mimmo Di Roma, la Giunta Comunale di Crispiano ha approvato il progetto esecutivo riguardante la valorizzazione degli insediamenti rupestri elaborato  dall’ing. Antonio Cecere   di  Taranto, nell’ambito  del finanziamento  ottenuto di €500.000,00 per la Mis. 2.1 del P.i.s. n. 13 “Itinerario Turistico Culturale Habitat Rupestre” – P.o.r. Puglia 2000-2006. Il progetto avrà come partner il Comune di Statte, facente parte dell’Unione dei Comuni con Crispiano e Massafra, il quale attuerà l’intervento di recupero delle grotte ipogee presenti a Triglie, e completerà l’intervento attuato negli anni scorsi, di promozione del sito Triglie, con fondi P.o.p 1994-1999 di L. 560.000.000. Questa nuova struttura turistica che interesserà anche la zona “La Pizzica” verrà dotata di un elaboratore elettronico interattivo con relativi accessori e  supporti informatici, oltre a  pubblicazioni, a disposizione dei visitatori; avrà una superficie di circa 150 mq  e verrà allocata nel fondo della cava al livello della strada Vicinale di Montespecchia, sfruttando la naturale pendenza del suolo.

Nell’edificio, saranno ubicati i servizi igienici, suddivisi ovviamente per sesso, in due diverse zone, in ognuna delle quali sarà costruito un bagno per disabili e oltre ai normali servizi, anche un bagno munito di doccia e di arredi atti a favorire il cambio di abiti. Lo spogliatoio sarà utilizzato prevalentemente dai visitatori dell’acquedotto ipogeo, che hanno l’esigenza di indossare particolari indumenti per poter camminare nell’acqua e potrà anche essere utilizzato dai visitatori della gravina che volessero indossare abiti e scarpe più comodi. I locali doccia, tenuti normalmente chiusi a chiave, saranno dati solo su richiesta dell’utente e saranno utilizzati prevalentemente dai visitatori dell’acquedotto ipogeo o da ciclo-turisti, che potrebbero essere invogliati dalla presenza della struttura ricettiva. Il doppio bagno per i disabili è congruente con la scelta fatta dall’Amministrazione di caratterizzare le gravine di Crispiano come forse, le uniche rese fruibili, almeno per una parte, anche dai disabili. Infatti la gravina nel tratto che costeggia l’alveo del corso d’acqua, è costituita da un sentiero con basse pendenze ed una larghezza, tale da consentire il transito di “carrozzine” almeno per i primi 300 metri della zona di accesso.

Il Centro di accoglienza inoltre, sarà munito di un banco, tipo bar, con frigorifero e macchina per bevande calde. Per le finalità gestionali sarà ricavato anche un locale adibito ad ufficio, dove sarà disponibile materiale didattico e informativo. Oltre la costruzione del Centro saranno posti in opera alcuni lampioni di pubblica illuminazione, in quanto la zona ne è totalmente sprovvista. Ciò anche per consentire nelle ore notturne una migliore vigilanza del Centro. Per facilitare le visite ovviamente, saranno posti in opera altri cartelli esplicativi, in aggiunta a quelli esistenti.

La gravina è classificata come è noto, zona di protezione speciale (Z.p.s.), concernente la protezione degli uccelli selvatici; verranno pertanto rispettate rigorosamente tutte le norme tese alla salvaguardia della preziosa fauna esistente e inserita nel Parco Naturale Regionale “Terra delle Gravine” che annovera la salvaguardia del patrimonio faunistico.

La Giunta Comunale con l’approvazione di questo progetto preliminare, ha inteso anche salvaguardare l’edificio una volta adibito a scuola rurale in contrada “La Pizzica”, allo scopo di lasciare almeno una traccia visiva di queste strutture, importanti per la funzione sociale ed educativa svolta; cosa che verrà ricordata con l’apposizione di una targa  esterna alla scuola che ne ricordi le funzioni e la storia. Questo  locale sarà utilizzato, come deposito provvisorio per reperti, non aventi rilevanza archeologica, che ritrovati nelle gravine, potrebbero essere qui conservati e catalogati e messi a disposizione di studiosi.

Con questo intervento si realizza un importante asse storico-archeologico  per i turisti che dall’insediamento greco-romano di Triglio, seguiranno l’itinerario dell’importante insediamento de L’Amastuola e attraverso la zona Cacciagualani, ove sono stati ritrovati gli Ori di Taranto,  giungere alla Pizzica e da qui, alla nota masseria Le Mesole.

Altro contributo al Comune di Crispiano è pervenuto dall’Assessorato Risorse Agroalimentari – Settore Foreste, comunicato dal responsabile ing. Nunzia Schirano. L’importo è di 48.203,98 euro di cui € 4.382,18 a carico del Bilancio Comunale per  l’incremento e la gestione dei boschi e la tutela della biodiversità del patrimonio forestale – P.o.r. Puglia 2000-2006 Mis. 1.7. Con questo progetto si compenserà in parte, il patrimonio boschivo che ha subito negli anni scorsi gravi danneggiamenti a seguito di incendi che hanno colpito anche il nostro territorio comunale. L’auspicio è che l’Amministrazione locale continui a utilizzare fondi europei per il recupero di aree boscate e beni ambientali presenti nel “Territorio delle Cento Masserie”.

                                                                                                                       Michele Annese

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