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Dimissioni da coordinatore cittadino di FI Taranto

Nella giornata di ieri ho comunicato al coordinatore regionale e al coordinatore provinciale di Forza Italia le mie dimissioni dalla carica di coordinatore cittadino dello stesso partito di Taranto.

Nella stessa occasione ho ringraziato l’on. Luigi Vitali e il dott. Michele Di Fonzo, nonchè il capogruppo consiliare Giampaolo Vietri – al quale ho scritto per doverosa conoscenza e antica amicizia e rispetto – per la fiducia accordatami e per il sostegno.

Approfitto di questa nota per ringraziare i tanti amici – primi fra tutti i componenti del coordinamento cittadino –  che mi hanno accolto e sostenuto in quell’incarico: in FI Taranto ho trovato tante persone perbene e preparate.

La decisione, non presa a cuor leggero, ha origine da un primo disagio a sostenere alcune candidature alla recenti politiche (al posto dell’auspicata – da tutti noi – candidatura dell’amico Di Fonzo), per poi confermarsi col verificarsi di nuovi eventi e relative conseguenze. Nel primo caso, pur con delusione e punte di autentico imbarazzo, facemmo (quasi) tutti la nostra parte per sostenere Forza Italia.

Dopo le elezioni, con il sorpasso della Lega, troppo è cambiato e, come uomo di destra, sono stato disorientato da quella specie di guerra all’interno degli alleati di centrodestra. La politica è l’arte del possibile e non mi aspettavo certo il fuoco di sbarramento del “mio” partito con tutti i suoi massimi esponenti, con i suoi giornali, con le sue televisioni, contro un governo composto sì dall’avversario M5s, ma anche – non dimentichiamolo – dall’alleato Lega, portatore di programmi di centrodestra. Né mi aspettavo di trovare il mio partito quasi in sintonia col Pd renziano.

Tutto questo per dire, semplicemente, che lascio l’incarico in Forza Italia ma non per andare da qualche altra parte. Lascio una “casa” non per cercarne altre: da vecchio scout, amo la vita all’aria aperta. Quarantacinque anni di giornalismo praticato con grande libertà ti abituano a non doverti mordere la lingua.

Resto tenacemente militante delle mie idee di destra senza dover venire meno alla mia libertà di giudizio; e torno a vestire – dopo questa parentesi di impegno politico – il mio solito “abito” di giornalista indipendente.

Antonio Biella

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