Principale Arte, Cultura & Società Polizza vita caso morte: cosa sapere

Polizza vita caso morte: cosa sapere

Nei paesi occidentali, la morte è velata da un alone di superstizione, ancora di più in Italia.
Parlarne è un argomento condito soventemente da retoriche, da considerazioni legati alla sfortuna che potrebbe derivarne, la ‘jettatura’ che rese celebre un grande comico come Totò, uno scrittore come Pirandello, però la morte è una realtà, mettere da parte il proprio italico background e considerarne altri aspetti, è una delicata tutela che potrebbe divenire una fonte di reddito nel caso di morte.

Nel mondo delle polizze assicurative, come spiegato su Assicurazionivita.net, il discorso legato a stipule concernenti argomenti dedicati alla salute e alla morte, all’infortunio in caso di incidente domestico o stradale, sono occasioni per le quali, con tutti gli scongiuri del caso, vi auguriamo una vita serena e lunghissima, avrete l’opportunità di lasciare ai vostri eredi importanti fonti di reddito in caso di decesso. Lo vogliate o no, in caso di decesso, poter dedicare un pensiero economico a coloro che comunque vi ricorderanno per altri motivi, il vostro amore, affetto, simpatia, sarà comunque uno scrupolo importante, sia per concedervi una sepoltura degna della vostra persona, sia per affrontare eventuali spese legate alla vita la quale, si sa, oggi non è particolarmente facile.

Sicuramente i vostri figli, il vostro coniuge superstite, avranno così un ‘tesoretto’ attorno al quale costruire con serenità il proseguo della loro vita e ciò non sarà assolutamente legato all’affetto che esisteva tra voi, quello non è mai determinato dai soldi ma da ciò che avete fatto, detto, come avete vissuto, amando, un sentimento slegato da qualunque rapporto economico. La vita è imprevedibile ma da una certa ottica alcune circostanze possono essere previste, in qualunque momento accadano, non fatevi cogliere di sorpresa.

Il mondo delle assicurazioni sulla vita consentono così stipule e pagamenti di premi che potranno durare sino al giorno del decesso di chi ha stipulato il contratto o solamente per un certo periodo.
Le liquidazioni in tal caso saranno adeguate al tipo di contratto sottoscritto, ogni compagnia determina i propri, ognuno di voi può ricercare quello che si adduce alla propria situazione economica.

Principalmente in questo grande mercato assicurativo potrete trovare due forme distinte di assicurazioni: la polizza caso morte a vita intera e la parallela polizza temporanea caso morte.
La prima è molto semplice nella definizione stessa: nel caso di decesso dell’assicurato, la compagnia liquiderà una quota ai diretti interessati, coloro che rientrano nel nucleo famigliare dell’assicurato per quanto si possano determinare diverse polizze con sfumature e dettagli personalizzati.

Tale quota sarà determinata dai premi versati che potrebbero essere stati pagati in un’unica soluzione o in un rapporto continuativo che inizia con la stipula e termina con il decesso.
Tali premi potrebbero essere di diversa contrattazione, dalla quota fissa per tutta la durata, alla quota variabile, con differenze delle quote che variano in relazione all’inflazione del momento.
Le quote versate saranno equamente suddivise tra gli eredi, a differenza delle contingenze specifiche di eredità stabilite tramite atti notarili, le quali prevedono quote determinate da colui che stabilisce in quali quantità beni e somme di denaro, azioni creditizie ed altre ricchezze, saranno distribuite tra gli eredi.

In ambiti assicurativi non esistono distinzioni e la liquidazione prevede una suddivisione equa.
Più economica nel pagamento dei premi, perché legata a diverse circostanze, la polizza vita temporanea caso morte (TCM) prevede che la liquidazione della somma sussista solamente in caso di morte dell’assicurato durante il periodo in cui vige il lasso temporale deciso a livello contrattuale. Oltre quel periodo nessuna somma sarà erogata se non verrà richiesta una proroga temporale.
I beneficiari in pratica, riceveranno la loro somma nell’unico caso previsto, cioè la morte durante la durata contrattuale.

Solitamente sono comunque assicurazioni di lunga durata, decennali, trentennali, lassi di tempo lunghi in cui la statistica prevede purtroppo la soglia di età del decesso e sono regolate da premi pagati con scadenze trimestrali, semestrali, annuali, ogni stipula prevedrà la propria esistenza assicurativa regolamentata tra i contraenti, la compagnia e l’assicurato. Questa opzione viene scelta da chi ha ammortamenti a lungo termine in denaro, come mutui, acquisti di terreni, scadenze lunghe per le quali l’eventuale decesso metterebbe in difficoltà gli eredi perché erediterebbero il debito, una formula ideale quindi, alternativa alla classica stipula di caso morte vita intera.

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