Principale Politica Diritti & Lavoro Domani premiazione dei professori Maria Grano e Giorgio Mori

Domani premiazione dei professori Maria Grano e Giorgio Mori

Per la ricerca sull’ormone irisina

Domani, mercoledì 27 giugno, alle ore 12, nella sala giunta di Palazzo di Città, gli assessori alle Culture, Silvio Maselli, e al Welfare, Francesca Bottalico, saranno presenti alla cerimonia di premiazione dei professori Maria Grano, ordinario di Istologia presso la scuola di Medicina dell’Ateneo barese e capo del team di ricerca e Giorgio Mori dell’Università di Foggia. Interverranno il pro-rettore, professore Angelo Vacca e il professore Luigi Santacroce, docente universitario.

L’iniziativa, promossa dalla commissione consiliare permanente Culture, Turismo, Marketing territoriale e Sport, presieduta da Giuseppe Cascella, si colloca nell’ambito delle attività di valorizzazione delle competenze formate in Istituzioni del territorio cittadino e metropolitano che operano nel campo culturale e scientifico: ai due ricercatori verrà consegnata una targa di riconoscimento per meriti scientifici. Grano e Mori, insieme agli altri componenti del team di ricerca, hanno condotto infatti un esperimento per testare l’azione dell’Irisina, ormone prodotto naturalmente dai muscoli, sulle cellule ossee. Test mai effettuato prima nello spazio, in assenza di gravità. I campioni predisposti dagli studiosi baresi, sono stati inviati a bordo della capsula Dragon, decollata il 2 aprile scorso dal Kennedy Space Center della NASA, a Cape Canaveral.

I ricercatori, con i campioni tornati sulla terra, si sono recentemente recati nella base dell’European Space Agency (ESA) di Noordwijk, in Olanda, per approntare l’esperimento di controllo, al fine di individuare gli effetti indotti dalla microgravità.

La ricerca – spiegano i professori Grano e Mori – pone le basi per validare l’Irisina come contromisura per contrastare l’osteoporosi e l’atrofia muscolare che gli astronauti sviluppano durante le missioni spaziali: con i risultati del lavoro, si potrà pensare ad un futuro utilizzo di questi modelli sperimentali in trials terapeutici innovativi.

 

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