Cultura scientifica, ricerca e attività sul campo
GROTTAGLIE – Nel corso dell’anno scolastico appena terminato, l’offerta formativa del Liceo Moscati si è arricchita del percorso triennale “Scienze biosanitarie”. Un gruppo di 24 studenti, tutti di eccellenza, frequentanti il terzo anno del liceo scientifico tradizionale e scientifico opzione scienze applicate, interessati e motivati, si è cimentato nel primo anno di questo impegnativo percorso, tra formazione d’aula ed esperienze “sul campo” grazie alle apprezzatissime collaborazioni con il WWF di Taranto e del CNR-IAMC di Taranto che hanno profuso conoscenze e professionalità.
Il progetto “Scienze biosanitarie” si presenta come un percorso didattico innovativo e flessibile, a valenza triennale, nato dalla volontà dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Anna Sturino di potenziare la preparazione scientifica e l’acquisizione di competenze consolidate, ideato e realizzato e coordinato dalla docente di Scienze Naturali referente, prof.ssa Anna Rita Brunetti, in collaborazione con esperti esterni operanti sul nostro territorio. Il progetto coniuga tre aspetti fondamentali e complementari dell’attività didattico-formativa -orientamento in uscita, potenziamento di competenze e conoscenze scientifiche e alternanza scuola lavoro- ed indaga sullo stretto rapporto tra ambiente e salute, al fine di rendere gli studenti pienamente coscienti di tale indissolubile rapporto e consapevoli che solo una visione ecosistemica del problema della salute umana può consentire la possibilità di soluzioni nel medio-lungo periodo. L’ambiente infatti influenza la salute umana in vari modi, positivi e negativi: mentre gli inquinanti, il rumore e altre forme di degrado ambientale possono essere dannosi, poter accedere ad ambienti naturali e di qualità è di grande aiuto per il benessere fisico e mentale dell’uomo. Sempre più determinate risulta, quindi, il ruolo della ricerca scientifica sempre più concentrata sugli effetti congiunti che i fattori ambientali e gli stili di vita hanno sulla salute umana, perché la loro combinazione sta riducendo sia durata che benessere della vita.
Le attività
La fase di formazione d’aula, tenuta dalla prof.ssa referente ed arricchita da spunti didattici innovativi e stimolanti, ha gettato le basi di una conoscenza trasversale allo studio scientifico che normalmente si svolge a scuola, abbracciando, per questo primo anno le tematiche ambientali ed ecosistemiche ed implementando gli strumenti cognitivi dei discenti per le attività “sul campo”.
Con i preziosi contributi degli esperti del WWF di Taranto – Lilia Candida, dr.ssa Ph. D. Student Roberta Trani dr. Marco D’Errico, ing. Marco Ontino – e della docente interna prof.ssa Anna Rita Brunetti, infatti, i giovani scienziati del Liceo hanno avuto la possibilità di esplorare e studiare l’ecosistema terrestre e marino nel corso di tre interessantissime uscite sul campo. Da un’esperienza full immersion nella natura ricca di biodibersità della Gravina di Riggio, all’esplorazione dei sentieri del Mar Piccolo, fino alla visita all’area SVTAM, vedere, toccare, annusare e sentire la natura ha coinvolto i ragazzi in un interessantissimo percorso didattico volto alla scoperta, all’osservazione e al riconoscimento delle principali specie vegetali (lentisco, mirto, cisto, boccione maggiore, camomilla, aglio orsino, borragine, Glasto comune, acanto, Barba di becco violetta, cardo lanaiolo, salicornia) che costituiscono la vera ricchezza del nostro territorio, con la loro rigogliosa vegetazione autoctona che si fa strada tra gli aggiornamenti di roccia calcarea, all’incontro con le più caratteristiche specie animali terrestri e marine (ortotteri, aracnidi, cormorani, pendolini, gheppi, corvi imperiali, Macaoni) alla stupenda vista, che si apre tra le piante fiorite di acanto, sui caratteristici allevamenti di “cozza Tarantina”, l’oro nero di Taranto tra i citri del Mar Piccolo. I ragazzi, sempre più coinvolti e partecipi attivamente, ma anche consapevoli dell’enorme patrimonio di biodiversità del nostro territorio, hanno potuto toccare con mano i diversi ecosistemi naturali e comprendere anche come l’ecosistema urbanizzato possa fondersi con l’ambiente naturale e dare come risultato uno splendido esempio di ricchezza ecosistemica incontaminata, sia marina che terrestre. Nel laboratorio del Liceo, poi, gli studenti hanno potuto cimentarsi nell’estrazione e realizzazione degli olii essenziali di timo (Thymus vulgaris) e rosmarino (Rosmarinus officinalis) raccolti in escursione.
Nei laboratori del Liceo, inoltre, guidati dagli esperti del Talassografico di Taranto (CNR- IAMC) dr.ssa Manuela Belmonte e dr. Giuseppe Denti, insieme con la dott.ssa Carmela Caroppo e dott.ssa Magda di Leo, gli studenti, nel corso di re incontri interessantissimi hanno lavorato su due fronti: mani in pasta per toccare, riconoscere e manipolare alcuni organismi marini del benthos come echinodermi (ricci e stelle marine), oloturie, alghe verdi, rosse e brune, policheti e piccoli crostacei e, d’altra parte, occhi incollati al microscopio! per lasciarsi affascinare dalle bizzarre forme degli organismi planctonici. I giovani scienziati sono stati tutti particolarmente entusiasti per aver potuto utilizzare i microscopi – per alcuni di loro è stata la prima volta – e molto partecipi nei lavori di gruppo per l’organizzazione, elaborazione e tabellazione dei dati raccolti in fase di studio, attività che hanno poi portato alla presentazione di lavori finali in power point. Gli studenti al centro dell’azione formativa, quindi, seguendo la mission del Liceo di “intersecare le competenze disciplinari e di cittadinanza al fine di permettere la piena realizzazione dello studente quale attore del suo processo attuale ma anche del suo futuro umano e sociale.
Eva Zappimbulso