Principale Politica Diritti & Lavoro Massafra, Lega: petizione contro Tari

Massafra, Lega: petizione contro Tari

In una conferenza stampa della “Lega con Salvini premier” il responsabile cittadino del partito Roberto Giovinazzi ha comunicato la presentazione all’amministrazione comunale di una petizione popolare inerente la Tari per l’anno 2018 che potrà essere firmata da tutti i cittadini massafresi entro domenica 8 luglio.
Di Pietro Dragone

 

MASSAFRA – L’Avv. Roberto Giovinazzi, responsabile cittadino della “Lega con Salvini premier” ha convocato una conferenza stampa che si è tenuta ieri sera presso la sede massafrese del partito guidato del vicepremier e Ministro degli Interni Matteo Salvini. Presenti alla conferenza anche il Dott. Antonio Tramonte, vice-coordinatore e Gerardo Potenza, coordinatore sezionale dei giovani.

Al centro della conferenza la comunicazione della presentazione da parte della Lega all’amministrazione comunale di una petizione inerente la Tari per l’anno 2018.

Il consiglio comunale di Massafra è stato quindi invitato a chiedere alla Regione Puglia (assessorato ambiente), la somma di un milione di euro per tre annualità (bilancio triennale) da accreditare alle casse comunali per gli anni 2018/2020 come ristoro ambientale, secondo modalità contabili, per quello che viene definito dalla Lega come un “utilizzo scriteriato” della discarica cittadina da parte della Regione Puglia che avrebbe consentito a molti comuni pugliesi, e non solo, di smaltire a Massafra i propri rifiuti.

Una quota del gettito del tributo speciale per il deposito dei rifiuti solidi in discarica, sarà destinata ai comuni ove sono ubicate le discariche o gli impianti, effettivamente interessati dal disagio provocato dalla presenza della discarica o dell’impianto.

Giovinazzi, quale promotore della Petizione, ritiene importante quest’azione partendo dal costo dei rifiuti per famiglie e imprese che in Italia ammontano a ben 9,1 miliardi di euro. “In generale – specifica – per un nucleo con due componenti la maggiore spesa sarà del 2%, con 3 persone dell’1,9 %, con 4 dello 0,2 %. Nonostante la produzione dei rifiuti abbia subito, in questi anni di crisi, una diminuzione di 3 milioni di tonnellate, l’incidenza della raccolta differenziata è aumentata di 20 punti percentuali”.

Giovinazzi e Salvini

Per la Lega non è più accettabile continuare a “pagare di più” perché la qualità del servizio “non ha registrato” alcun miglioramento, anzi, a Massafra è “addirittura peggiorata”. Gli unici cambiamenti che ci sono stati in questi anni “hanno riguardato solo il nome della tassa sui rifiuti”: Tarsu, Tia, Tares ed ora Tari.

Quello che secondo Giovinazzi dovrebbe “preoccupare” di più i massafresi, pena, a suo dire, il fallimento del comune stesso, è il “famigerato lodo” arbitrale tra la ditta CISA ed il comune di Massafra. “Contro il comune – si può leggere nella richiesta di petizione – è stata emessa una condanna al pagamento di 12.271.123,43 milioni di euro, più interessi legali e si è in attesa della sentenza definitiva di appello. Di chi la colpa, di chi le responsabilità?”.

Viene inoltre denunciato dalla Lega il fatto che l’amministrazione comunale “non ha mai presentato – spiegano – progetti che potevano essere finanziati dalla regione Puglia per l’esenzione del versamento mensile del differenziale del contributo regionale (almeno il 5% in più di differenziata).

Il comune di Massafra è uno dei paesi più “virtuosi” della provincia di Taranto – la sua popolazione è superiore a 20 mila abitanti – con “una percentuale del 59,08 % di raccolta differenziata” e che paga una delle aliquote più basse di ecotassa regionale e cioè 6,97euro, “per merito esclusivo dei cittadini massafresi e non di altri, a fronte di una città non certamente pulita”.

Nonostante poi, l’emendamento presentato da alcuni consiglieri regionali della maggioranza del Partito democratico – tra cui Mazzarano e Amati – alla legge di bilancio 2017 “per assicurare un ristoro ambientale ai comuni pugliesi che ospitano rifiuti (discariche ed impianti), a Massafra non è mai stato accreditato neanche un euro”.

La Regione Puglia ha imposto alla discarica di Massafra la cosidetta “risagomatura” cioè l’“ampliamento della discarica di 140 mila tonnellate da colmare, rispetto all’esistente, in attesa di portare altri rifiuti, provenienti da Roma, a Statte”. Tutto ciò mentre nelle casse comunali “non vengono contabilizzate le famose royalty (ristoro) né dalla CISA (credito di 875551,83) né dagli altri comuni che continuano a “conferirci rifiuti”, senza che alcuno intervenga alla Regione Puglia”.

Per Giovinazzi e la Lega è inaccettabile che nel pagamento della Tari sui cittadini e sulle famiglie possano gravare, non solo i costi della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, ma anche le “inefficienze e gli sprechi” dell’amministrazione Comunale. Sono questi i motivi che hanno spinto il partito locale della Lega a presentare questa petizione popolare che potrà essere firmata da tutti i cittadini massafresi entro domenica 8 luglio 2018.

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