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Amare la propria città per rinnovarla

Intervista all’assessore Franca de Bellis

L’assessore al bilancio, Franca de Bellis, ha presentato nell’ultimo Consiglio comunale una debita e sostanziale relazione mettendo in luce l’azione dell’amministrazione e dell’apparato tecnico attraverso la quale essi hanno tradotto gli obiettivi generali fissati negli atti di indirizzo in altrettanti risultati.

Ne parliamo con lei e le chiediamo innanzitutto una breve presentazione.

Sono innanzitutto una madre, una moglie e una insegnante. Il mio impegno politico è iniziato con l’appoggio alla candidatura a sindaco di mio fratello Saverio. Ho poi sentito la necessità di continuare a spendermi per il mio paese, cercando sempre di sostenere le ragioni dell’eticità della politica.

Per dieci anni sono stata consigliere di minoranza, perseguendo il cambiamento. Oggi, nonostante il peso dell’impegno assunto, sono soddisfatta di poter dare di più nella veste di assessore. Voglio però evidenziare che quanto riesco a produrre è sempre frutto della condivisione e del lavoro di squadra dei Componenti del gruppo a cui appartengo, “Laboratorio Comune”. Così come, sento l’esigenza di elogiare la modalità di lavoro e di collaborazione all’interno della nostra maggioranza, “Centro Civico”, e la capacità di relazionarsi, di ideare e costruire insieme della nostra giunta e di Francesco De Ruvo. Credo, infine, che tutti noi stiamo riuscendo a interagire al meglio con i quadri amministrativi del nostro Comune.

Questa amministrazione ha ricevuto il consenso popolare su un programma di cambiamento

Le differenze rispetto alla vecchia amministrazione sono tante. Sicuramente, quella principale risiede nella scelta fatta da coloro che hanno determinato la nascita di “Centro Civico” di sviluppare, molto tempo prima delle elezioni, un progetto di liste civiche. Questa decisione, fortemente sostenuta da “Laboratorio Comune”, è stata presa dai nostri gruppi nella consapevolezza che, nei comuni, occorre andare oltre le ideologie politiche, poiché tutto quello che si fa deve essere rivolto al bene della cosa pubblica.

In ragione di tale utilità a beneficio della comunità tutta, “Centro Civico” si prefigge di portare a compimento quante più opere possibili nell’arco del proprio mandato. Per questo motivo, infine, ci aspettiamo contributi anche dalla minoranza, nella speranza che l’attività della stessa non si riduca a sterili controversie ideologiche.

Due annosi problemi: circonvallazione e sottopasso

Preliminarmente è necessario chiarire che “circonvallazione” e “sottopasso” sono due opere distinte; eventualmente complementari, ma distinte. Certamente, quando saranno completate, contribuiranno significativamente a migliorare la viabilità di Castellana: la prima (la circonvallazione) è un’opera di competenza della Città Metropolitana che, quindi, la gestisce in toto e consentirà di andare direttamente, senza attraversare il nostro centro abitato, da via Monopoli a via Conversano. Per quanto mi risulta, l’iter per la cantierizzazione dell’opera sta procedendo.

La seconda opera (il sottopassaggio) è, invece, un’opera da effettuare a totale cura e spese del Comune di Castellana Grotte; il sottopassaggio, partendo da via Conversano, girerà intorno al complesso edilizio denominato Parco Pineta e sfocerà su via Cadorna; si tratta, quindi, di una viabilità alternativa, che potrà aiutare a ridurre le lunghe code di autovetture che oggi si formano su via Conversano e via Cadorna quando il passaggio a livello è chiuso (preciso che il passaggio a livello rimarrà, comunque, funzionante). È ferma volontà di questa Amministrazione realizzare il sottopasso come da programma elettorale.

Legata al sottopasso è anche la questione della manutenzione stradale

Se bisogna scegliere fra sottopasso e manutenzione stradale, posso dire che le due cose non sono, chiaramente, alternative. L’Amministrazione è continuamente pressata, anche mediaticamente, dalle condivisibili richieste dei cittadini per interventi di manutenzione straordinaria della rete viaria. Sappiamo bene che questa nuova Amministrazione ha suscitato tanto entusiasmo e tante aspettative; ciò ci sprona ad impegnarci tenacemente ma, purtroppo, non abbiamo la “bacchetta magica” per risolvere, in breve tempo, tutti i problemi che abbiamo ereditato. Soddisfare integralmente tutte queste richieste comporterebbe un investimento di risorse importantissimo che, allo stato, non possiamo permetterci. Devo ricordare che l‘Amministrazione precedente ha preso un impegno di spesa di oltre tre milioni di euro per la realizzazione del sottopasso; tutti noi cittadini, nei prossimi venti anni, dovremo pagare tale cifra.

Sta di fatto che, come è sotto gli occhi di tutti, questa Amministrazione sta comunque procedendo, nei limiti delle disponibilità economiche, alle opere di manutenzione delle strade: segnalo che è di prossima realizzazione un importante intervento su via Turi. La riteniamo una priorità, trattandosi dell’ingresso principale al nostro prestigioso IRCCS Saverio De Bellis.

Ma non era imminente l’inizio dei lavori per il sottopasso?

Questa domanda mi induce a ricordare come le dichiarazioni pre-elettorali della maggioranza uscente, circa l’immediata possibilità di iniziare i lavori del sottopassaggio di via Conversano, fossero meri spot propagandistici. Infatti – sebbene con determina n.54 del 6 giugno 2017 (pochi giorni prima delle elezioni) fosse stata definitivamente aggiudicata l’opera all’impresa Pasquale Alò Srl per un importo di €.2.635.284,97 oltre IVA, oltre ad €.155.374,82 per la progettazione definitiva – in quel tempo mancavano ancora: sia il parere della Regione Puglia in merito alla demolizione della casa cantoniera ed alla concessione al Comune delle aree ferroviarie di mq.1330 (facenti parte del piazzale della stazione e necessarie per l’esecuzione dell’opera); sia l’autorizzazione da parte delle Ferrovie Sud Est all’esecuzione dei lavori in oggetto.

Tali indispensabili, pregiudiziali e preliminari provvedimenti amministrativi sono stati emessi, su nostra costante e pressante richiesta, rispettivamente in data 01.02.2018 (prot.1952/18) dalla Regione Puglia ed in data 8.02.2018 da parte delle Ferrovie Sud Est.

Attualmente i competenti funzionari comunali, guidati dall’arch. Marrone – che colgo l’occasione per ringraziare dell’impegno che quotidianamente profondono, pur essendo sotto organico, per rispondere a tutte le sollecitazioni – si stanno adoperando affinché si possa, quanto prima, contrattualizzare il rapporto con l’Impresa Alò Srl nel rispetto della normativa vigente, delle condizioni di bando e di quanto stabilito nella determina di aggiudicazione definitiva di cui ho detto prima. È prevedibile che i lavori possano iniziare quattro o cinque mesi dopo la sottoscrizione del contratto e concludersi nei successivi ventiquattro/trentasei mesi.

I sottopassi sono quasi sempre suscettibili di allagarsi

Non ho motivo di dubitare che l’opera sia stata progettata e sarà eseguita con rigoroso rispetto di tutti gli accorgimenti necessari ad evitare eventuali allagamenti del sottopasso. Non è prevista la realizzazione di alcuna Metropolitana che elimini tutti i passaggi a livello.

Un altro tema che ci angustia è la grande importate area della piazza Garibaldi.

Per piazza Garibaldi stiamo valutando e cercando di individuare materiali alternativi alle chianche, da utilizzare nella parte carrabile della piazza. È, purtroppo, necessario reperire preliminarmente finanziamenti esterni, atteso che non sono ipotizzabili ulteriori indebitamenti delle casse comunali e, quindi, dei cittadini castellanesi. Circa la proposta di eventuale pedonalizzazione, contemperando le esigenze degli esercenti e dei residenti, ritengo che dovrà necessariamente armonizzarsi con la ZTL (zona a traffico limitato) che vorremmo istituire nel centro storico.

Infine parliamo del centro storico

Uno dei nostri obiettivi è il centro storico. Crediamo fermamente che, pur non avendo il mare, possiamo diventare attori importanti nel settore turistico pugliese, proponendoci per un turismo stanziale e non solo mordi e fuggi; tale è oggi il nostro flusso turistico, legato esclusivamente alla visita delle Grotte. Esse costituiscono uno straordinario strumento attrattivo, oltre che una preziosa risorsa, ma devono iniziare a dialogare con il paese. Mi sembra che ciò stia cominciando ad avvenire, grazie al nuovo Cda presieduto da Victor Casulli. Ritengo emblematico il fatto che, per gli ottanta anni, la Grotte Srl abbia organizzato una mostra in via Bovio, lanciando un ponte ideale con la città; la città, a sua volta, non può e non deve farsi trovare impreparata.

Per questo sono allo studio misure finalizzate ad incentivare la valorizzazione del centro storico ed il recupero di edifici ed opere pubbliche. Vogliamo offrire ai castellanesi ed ai turisti una Castellana ben tenuta e pulita.

In questa ottica si sta rivelando molto efficace la sinergia virtuosa tra l’Ufficio Manutenzioni Comunale, retto dal geom. Simone, e la Multiservizi Spa, presieduta dal dott. Silvino Quaranta. Entrambi gli enti, anche rispondendo con sollecitudine alle tante segnalazioni che pervengono, si stanno adoperando, con interventi mirati e concertati, per restituire appeal ad un paese che appariva spesso trascurato.

Programmi immediati?

Il nostro fiore all’occhiello, fino ad oggi, è certamente il contratto stipulato con Engie Italia Spa, che ci consentirà di avere una rete elettrica pubblica efficiente, evoluta e capace di generare risparmio (circa 200.000 euro l’anno rispetto al recente passato).

È stata, inoltre, portata a compimento la rete fognaria di via San Benedetto ed a breve saranno pubblicati i bandi per le seguenti opere: villa comunale, video sorveglianza del centro storico, fogna bianca zona Serritella e via Grotte, lavori strutturali scuola media Viterbo. Siamo in attesa dell’esito dei PON per realizzare tre progetti di riqualificazione dei plessi scolastici.

Due parole di congedo?

Concludo con un ricordo e un auspicio per i nostri concittadini: ricordo che quando ero piccola le strade del paese, a prima mattina, profumavano di bucato; ciò avveniva perché le chianche antistanti le abitazioni venivano lavate quotidianamente; evidentemente, le si sentiva parte integrante delle proprie case. Era la dimostrazione che tutti, facendo qualcosa per noi stessi, possiamo fare qualcosa per il nostro paese.

È perché lo amiamo!

Giovanni Mongelli

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