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Italia Madre- Un nuovo progetto politico con a capo Irene Pivetti

Italia madre- Un nuovo progetto politico nazionale per le prossime elezioni europee  con a capo Irene Pivetti – Un partito per le imprese per far partire l’Italia – Presentato ad Altamura giovedì 21 marzo 2019

Giovanni Mercadante

                                        Presidente Irene Pivetti

Internazionalizzazione, digitalizzazione 4.0 per le aziende, start up per medie e piccole imprese. Tanta carne a cuocere sul territorio nazionale per dare ossigeno  alle attività imprenditoriali tutte in affanno. Irene Pivetti, con un currirculm di tutto rispett (giornalista, presentatrice televisiva già Presidente della Camera  nel 1994-96, con militanza nella Lega Nord da cui si è allontanata da tempo, interpreta da diversi anni il malessere dell’imprenditoria nazionale. Obiettivo: mettere in carreggiata l’economia della penisola. Fiuto politico, intraprendenza e tanta voglia di dimostrare le proprie capacità per intercettare i potenziali mercati asiatici (Cina) e americani.

Irene Pivetti è giunta ad Altamura giovedì 21 marzo 2019, dopo aver fatto tappa dapprima a Matera, Capitale della  cultura europea, accompagnata dai suoi collaboratori: Donato Tragni, nominato vice coordinatore nazionale e segretario regionale del  partito ITALIA, e Francesco Fiore componente del direttivo nazionale e ufficio stampa.

Simbolo del partito: una di testa di donna con la corona turrita, a raffigurare l’Italia. Luogo d’incontro Hotel Fuori le Mura, dove l’attendevano numerosi imprenditori e figure politiche territoriali.

                   Donato Tragni vice-coordinatore nazionale  con Irene Pivetti

                                            Francesco Fiore con Irene Pivetti

Bella e cortese nell’approccio, ha manifestato la sua piena fiducia nella gente del Sud, dove ci vuole una figura carismatica e piena d’iniziative per far uscire dalle secche il Mezzogiorno; mai nessun referente politico meridionale ha avuto la capacità di creare qualcosa dal basso.

La  Presidente Irene  Pivetti nel suo intervento ha detto che la politica è una delle più nobili attività al servizio di cittadini, della comunità. Ha alle spalle 10 anni di esperienza come consulente/lobbista, intesa come professione che difende gli  interessi di una parte economica; restringendo il focus ha definitivo detta figura come il meccanico della stazione. La sua visione è di  non vedere morire il mercato italiano e di agganciare il gigantesco mercato cinese, che per le sue dimensioni è un altro continente.

Ha sviluppato progetti con la piattaforma  commerciale ONLY ITALIA, le cui linee guida sono alla base del progetto politico ITALIA MADRE. Lo scopo è di mettere insieme esperienze politiche con quelle commerciali.

Le cicatrici degli anni passati con la grande crisi mondiale del 2007 con strascichi ancora in corso, hanno rafforzato le sue idee sulla internazionalizzazione delle imprese italiane che vanno sostenute e accompagnate attraverso canali, le cui competenze sono già all’interno del nuovo partito, dove un ufficio studia le iniziative anche sotto forma di progetti di legge.

Da non sottovalutare altri mercati remoti, come l’India. Su questi mercati ONLY ITALIA ha progetti di salvaguardia del diritto della proprietà intellettuale. I cinesi per esempio non prevedono questo diritto internazionale. Copiano  e non riconoscono i brevetti. Su questo bisogna lavorare, se si spalancheranno le porte nell’immediato futuro ai rapporti  commerciali con la Cina.

Il partito è in piena strutturazione sul territorio nazionale. Ottime le rappresentanze in varie regioni italiane, tra cui la Puglia. Lo slogan della Pivetti, per riavviare l’economia, è di fare prima le fabbriche e non le case. Senza le fabbriche non c’è reddito e non si possono costruire neanche le case.

Un esempio pratico è  stata la ricostruzione del Friuli e dell’Aquila, post terremoto. Senza le fabbriche si possono ottenere  solo sussidi dallo Stato, che mortificano la dignità del cittadino, perché non può contare su un reddito a lungo termine.

La politica, ha continuato la Pivetti, è complicata e quindi sono necessari politici navigati con competenze amministrative. E poi deve finire l’idea di rappresentare l’imprenditore come un delinquente. E’ lo Stato che lo mette nelle condizioni di delinquere per via della selva di norme che asfissia l’impresa che allo stato attuale paga quasi il 72% di tasse sul fatturato.

In chiusura, la Presidente  Pivetti è stata omaggiata dall’artista-artigiano Donato Fiorino con un quadro  rappresentante all’interno l’albero della libertà del 1799, su  carta per acquarello con tecnica mista. Un richiamo ad un episodio della storia di Altamura.

Al centro l’artista Donato Fiorino mentre omaggia la Presidente Pivetti della sua opera: l’Albero della libertà 1799

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