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Aziende di medie e piccole dimensioni che fanno sistema nel cuore dell’Alta Murgia

Un distretto industriale con un senso comune di appartenenza.

Giovanni Mercadante

foto di copertina Da sinistra: Nicola Plantamura, Salvatore Liso, Mauro Gattinoni

Innovazione digitale e industria 4.0 sono la parola chiave per il lavoro di squadra per il progetto ISIL presentato alla Camera di Commercio di Bari, in cui sono aggregate 20 imprese  dell’area metropolitana.

Settori diversi, dal manifatturiero alle costruzioni ai servizi, e un denominatore comune: l’innovazione ha permesso di far crescere la competitività, ridurre i costi e migliorare i processi produttivi e aziendali.

Si chiama “ISIL”, acronimo di “Innovazione del Sistema di Imprese Locali”, ed è il progetto presentato dal DIH – Digital Innovation Hub di Confapi Bari-Bat ed attuato dal Consorzio Intec che ha aggregato venti imprese di vari Comuni, soprattutto di Altamura.

La presentazione del progetto, che sta già dando i suoi proficui risultati, è avvenuta nei giorni scorsi nella Sala Azzurra della Camera di Commercio di Bari. “ISIL” è nato in  risposta al bando della Camera di Commercio di Bari per l’erogazione di Voucher alle PMI che investono in innovazione digitale e tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 ed è stato presentato dal DIH -Digital Innovation Hub  della Confapi. Il Consorzio Intec, in qualità di responsabile tecnico del DIH, ha redatto un piano di innovazione digitale aggregante per  20 aziende che operano prevalentemente nel mobile imbottito, arredamento e servizi.

Le aziende hanno migliorato le proprie performances intervenendo in vari modi: sull’organizzazione del personale con una gestione delle uscite controllata da remoto per evitare l’inefficiente ed eccessivo uso delle ricevute di carta; sull’utilizzo di barcode (codici a barre) per identificare i divani; sulla realtà aumentata per mostrare un progetto edilizio; sui virtual tour per mostrare un progetto sull’arredamento.

Nell’ambito di ISIL è nata già una collaborazione con l’API di Lecco che, sempre in ottica di Industria 4.0, ha dato vita ad una startup innovativa (APItech) con cui incrocia le esigenze delle singole imprese trovando le soluzioni nella ricerca universitaria, nel settore economico, nelle sedi istituzionali.

L’incontro presso la Camera di Commercio è stato aperto dal saluto del segretario generale Angela Partipilo che ha ribadito l’attenzione dell’ente e del PID (Punto Impresa Digitale) all’innovazione nel settore imprenditoriale. La nascita del progetto è stata illustrata dal presidente di Confapi Bari-Bat Salvatore Liso mentre la sinergia con Lecco è stata dettagliata dal direttore dell’API Lecco Mauro Gattinoni e da Ileana Malavasi. Sui risultati ha relazionato Nicola Plantamura, referente del Consorzio Intec. I rappresentanti delle imprese sono intervenuti per sottolineare i benefici già ricevuti dal progetto in termini di miglioramento dei risultati aziendali e di riduzione delle inefficienze di costo e di tempo.

Il presidente della Confapi Bari-Bat Salvatore Liso ha dichiarato che “Il ruolo istituzionale di un’associazione di piccole e medie imprese è di supportare lo sviluppo delle imprese sul territorio cercando di affiancarle in quelle che sono le scelte di interventi in ambito di digitalizzazione e innovazione tecnologica”.

Il direttore dell’Api Lecco Mauro Gattinoni ha fatto osservare che “API Lecco ha dato vita ad una start up innovativa, APItech, che immediatamente è confluita nel DIH nazionale di Confapi.

I dettagli del progetto,  illustrati da Nicola Plantamura (Consorzio Intec – DIH Confapi Bari), ha dichiarato che “Il progetto ISIL  ha aggregato 20 imprese della provincia di Bari, tra cui molte di Altamura soprattutto della filiera legno arredo, e sta promuovendo innovazione sia in termini di e-commerce che di marketplace (introduzione di questi concetti all’interno delle imprese) ma anche innovazione di filiera e di integrazione del campo (cosiddetto field) per le imprese di impiantistica.

Il progetto è nato sulla spinta del Voucher della Camera di Commercio, programma PID misura A. Prevede una evoluzione all’interno dei concetti di Industria 4.0: contiamo di creare delle innovazioni di filiera che possano valorizzare in maniera importante le imprese del nostro territorio, aumentandone la competitività. Infatti abbiamo già avviato un dialogo con API Lecco e le altri API territoriali referenti dell’HUB Confapi per creare un’integrazione di filiera in grado di competere sui mercati internazionali.

Il  DIH – Digital Innovation Hub è sorto come divisione della Confapi e fa parte del network nazionale Industria 4.0 riconosciuto dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). Svolge attività di orientamento e formazione alle imprese nonché di supporto nell’attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione, da parte delle imprese fruitrici, in particolare delle Pmi, di nuovi prodotti, processi o servizi (o al loro miglioramento) tramite tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0.

Le aziende facenti parti del progetto ISIL sono:

ALTAMURA: Alpa Salotti; Mito; Divani Doc; Castello Sofa; Italart; Ebeni Faber; Santoro Costruzioni; Comunicare; Dienne Salotti

BARI: Kiqual; Rete Clustech;

BITONTO: Brown Services

CASAMASSIMA: New Service CD

CONVERSANO: Lorusso Impianti

CORATO: MBL Solutions

MODUGNO: Geotest; Ecsa

MOLA DI BARI: Calpasen

MOLFETTA: TimeTex

TRIGGIANO: New Service Profumerie

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