Principale Attualità & Cronaca Il giorno dimenticato

Il giorno dimenticato

Che fine ha fatto il disegno di legge connesso alla “Giornata degli Italiani nel Mondo”? La ricorrenza proposta sarebbe stata il 31 gennaio di ogni anno. Quando questo giorno sarà riconosciuto dallo Stato?  L’iniziativa, anche in considerazione della sua natura commemorativa, poteva essere presentata anni addietro. Il provvedimento avrebbe potuto interessare il Parlamento già da qualche tempo.

Del resto, la “Giornata” che avevamo concepito, con la certezza che avrebbe avuto un rapido iter parlamentare, appariva scontata. Per noi, ma non solo, avrebbe rappresentato un attestato morale (quindi a costo zero) per i milioni di Connazionali che, negli anni, si sono trasferiti all’estero per cercare un futuro meno incerto. Senza chiedere nulla in cambio.

A nostro avviso, non era importante stabilire quale sorta di “cerimonia” sarebbe stata degna per l’evento. Ci sarebbe bastata una presa d’atto governativa.

Terminiamo questa nostra riflessione, sulla quale non toglieremo l’attenzione, con l’augurio che questo Parlamento trovi il tempo, e la volontà, per approvare una legge che, per sua natura, avrebbe potuto già essere operante da anni.

Giorgio Brignola- Progetto Radici

www.progetto-radici.it

ha fatto il disegno di legge connesso alla “Giornata degli Italiani nel Mondo”? La ricorrenza proposta sarebbe stata il 31 gennaio di ogni anno. Quando questo giorno sarà riconosciuto dallo Stato?  L’iniziativa, anche in considerazione della sua natura commemorativa, poteva essere presentata anni addietro. Il provvedimento avrebbe potuto interessare il Parlamento già da qualche tempo.

Del resto, la “Giornata” che avevamo concepito, con la certezza che avrebbe avuto un rapido iter parlamentare, appariva scontata. Per noi, ma non solo, avrebbe rappresentato un attestato morale (quindi a costo zero) per i milioni di Connazionali che, negli anni, si sono trasferiti all’estero per cercare un futuro meno incerto. Senza chiedere nulla in cambio.

A nostro avviso, non era importante stabilire quale sorta di “cerimonia” sarebbe stata degna per l’evento. Ci sarebbe bastata una presa d’atto governativa.

Terminiamo questa nostra riflessione, sulla quale non toglieremo l’attenzione, con l’augurio che questo Parlamento trovi il tempo, e la volontà, per approvare una legge che, per sua natura, avrebbe potuto già essere operante da anni.

Giorgio Brignola- Progetto Radici

www.progetto-radici.it

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