Principale Attualità & Cronaca Sindacati in piazza, “il governo esca dalla realta’ virtuale”

Sindacati in piazza, “il governo esca dalla realta’ virtuale”

A Roma la manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil con lo slogan “Futuro al lavoro”. Landini: siano saggi, trattino o non ci fermeremo. Nel corteo tutto il centrosinistra: dai candidati alla segreteria Pd a D’Alema e Cofferati.

“Il governo torni indietro, cambi rotta o va a sbattere perchè noi siamo pronti a continuare la mobilitazione”. Cgil, Cisl e Uil dopo sei anni si ritrovano insieme, in piazza, contro una politica economica zoppicante ad un passo dalla recessione. E i leader si rivolgono direttamente al premier Giuseppe Conte senza rispondere mai al vicepremier Luigi Di Maio che in giornata era tornato a ironizzare sulla riforma Fornero. A Conte hanno ricordato come la piattaforma per far ritornare a crescere il Paese sia ancora lì, inascoltata mentre la crisi si fa via via più pesante. “Ma come si fa a dire che è un anno bellissimo: si esca dalla retorica di una crescita che non c’è perchè ha dell’incredibile questo ottimismo. Se le cose vanno avanti così, non ci crederà più nessuno. Il governo cambi rotta. Esca dalla realtà virtuale e si cali nella realtà del lavoro: l’Italia ha bisogno di collegamenti, deve essere il ponte sul Mediterraneo e verso la nostra Europa. Senza investimenti ci saranno danni irreparabili”, dice il leader Cisl, Annamaria Furlan “delusa” dall’esecutivo. E aggiunge: “dopo tanti anni di una crisi tremenda avevamo iniziato appena a rialzare la testa e ad avere una speranza nel futuro. Oggi invece si parla di recessione tecnica, cala la produzione industriale. Solo lo spread sale abbattendo salari e pensioni, alzando i mutui italiani: questo significa che nelle prossime finanziarie oltre ai 52 mln di clausole per stoppare l’aumento dell’Iva ne dovremo aggiungere altri 10 …ma chi paga tutto questo”, si chiede ancora Furlan che chiede di finirla “con la storia dei divani” sul reddito di cittadinanza. “Quando uno è disoccupato non è un lazzarone su un divano, ma una persona che cerca lavoro”, dice.

Il leader della Cgil, Maurizio Landini, alla sua prima prova di piazza da segretario generale della Cgil, tuona contro l’esecutivo: “il governo torni indietro o va a sbattere. Se hanno un briciolo di intelligenza, ascoltino questa piazza e aprano un confronto”, dice dal palco. “La situazione non va: non va che non ci sia lavoro, non va che ci sia ancora evasione fiscale mentre bisogna far ripartire il Paese e per farlo c’è bisogno di investimenti”. “Ci vuole una trattativa che modifichi radicalmente la legge Fornero perché quota 100 non basta: c’è ancora un problema per le donne e per i giovani. Anche sul reddito di cittadinanza si fa solo una grande confusione tra lotta alla povertà a politiche del lavoro. Il lavoro non lo creano i navigator, altro capolavoro del governo, ma investendo. Non abbiamo scritto in fronte Jo Condor”, dice citando una pubblicità d’epoca. “Noi siamo il cambiamento e chiediamo il cambiamento delle politiche del Paese. Noi vogliamo giustizia sociale e chiediamo una cosa molto precisa e cioè che al centro tornino la persona e il lavoro”. Poi il leader Uil, Carmelo Barbagallo: “Di Maio minaccia di tagliarci le pensioni d’oro ai sindacalisti?. Non ce ne frega niente…”. “Il governo non può essere autoreferenziale perché l’economia sta andando male e un governo del cambiamento non può cambiare il paese in peggio. Si confronti con i sindacati, noi siamo pronti a fare la nostra parte”, è l’invito che parte dal palco prima di inviare all’indirizzo di Palazzo Chigi “un avviso ai naviganti: saremo determinati e determinanti nelle scelte del Paese”.

La piazza San Giovanni oggi era ”stracolma e la stragrande maggioranza dei partecipanti al corteo non è riuscita ad accedere alla piazza e ha riempito così anche le strade contigue”. I sindacati, nel fare un bilancio della manifestazione di oggi, preferiscono non dare cifre perché, scrivono in una nota, ”ogni stima rischierebbe di essere sottodimensionata”. Cgil, Cisl, Uil ringraziano tutti i lavoratori, i pensionati, i giovani, i cittadini che, anche sobbarcandosi ore di viaggio notturno, ”hanno voluto essere presenti alla splendida manifestazione svoltasi questa mattina a Roma”. ”Un grazie sincero, poi, va a tutti coloro, tecnici, operatori, forze dell’ordine, vigili del fuoco, sanitari, giornalisti e volontari che hanno lavorato per rendere possibile la realizzazione dell’evento”, si legge nella nota. ”Un fatto è certo: quella odierna è da annoverare tra le più grandi e partecipate manifestazioni svoltesi negli ultimi decenni a Roma”.

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