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Quali politici?

Questo 2019 potrebbe riservaci delle sorprese. Che siano positive o negative dipenderà dal quadro politico che si andrà a schematizzare nei prossimi mesi. Non neghiamo, oltre ogni ragionevole dubbio, che Esecutivo non abbia evidenziato le sue intenzioni. La situazione italiana resta, comunque, precaria e l’economia stenta a recuperare le posizioni perdute. Del resto, ma lo rammentiamo ancora il 2018 non è stato l’anno della ripresa. Semmai, potrebbe essere stato di transizione. Ma la crisi socio/economica persiste. Segno che lo stallo economico non è significantemente regredito. Ora i politici hanno da affrontare, pur se con differenti strategie, un “gap” che è ancora sotto gli occhi di tutti.

I tempi che si presenteranno potrebbero essere fatali per chi ha dato fiducia a un Esecutivo ancora in “rodaggio”. I dubbi, certamente, ci sono e le incoerenze di certi politici non aiutano a sbrogliare la “matassa”. I problemi si dovrebbero affrontare; non rinviare. Invece, come per il passato, si preferisce raggirare l’ostacolo. Magari modificando il problema.

Meglio sarebbe prendere in considerazione l’Italia così com’è. Ci sono, nel Vecchio Continente, delle realtà tanto diverse dalla nostra. Ma con un problema comune: la “necessità”di concretezza. Da noi più che altrove.

Insomma, per evitare guai peggiori, l’Italia dovrebbe far conto su un’economia più stabile. Ci sono, invece, delle priorità da sbrogliare e dei rapporti politici da chiarire. Vivere “alla giornata” non è più nelle corde del Popolo italiano. Se dovesse perdurare l’incoerenza nella quale viviamo, il Governo Salvini/Di Maio potrebbe solo essere causa di un deterioramento nazionale anche a livello UE.

Giorgio Brignola

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