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Niente biglietto integrato a 2,00 euro per i rhodensi, bloccato da Regione Lombardia

RHO – Dopo lo stop di Regione, il sindaco di Rho Pietro Romano firma la lettera per la riapertura della discussione e l’approvazione dell’importante riforma insieme ad altri Comuni.

A rischio la tariffa unica integrata per il trasporto pubblico metropolitano di Milano a causa di Regione Lombardia, che ha rinviato a data da definire la riforma già prevista in uscita a marzo 2019.

La riforma basata sull’accordo tra Regione Lombardia e Comune di Milano prevede l’aumento del biglietto singolo urbano da 1,50 a 2 euro con l’inserimento di Rho Fiera nella cerchia urbana (quindi il biglietto per i rhodensi passerebbe da 2,50 euro a 2,00), l’aumento degli altri titoli urbani legati al tagliando singolo (carnet e settimanali) e l’aumento dell’abbonamento mensile a fronte della mancanza di aumenti degli abbonamenti annuali, per i quali si prevede anche la possibilità di rateizzare il pagamento, e degli abbonamenti riservati a giovani ed anziani.

Si cambierebbe il modo in cui si calcolano le tariffe: le città e le province di Milano, Lodi e Pavia sono infatti state suddivise in cerchi concentrici, superati i quali scatta il cambio di tariffa. Un’integrazione tariffaria per effetto della quale col biglietto da 2 euro si potrà viaggiare anche nei Comuni della prima cintura dell’hinterland e quindi a Rho Fiera, perché inseriti nello stesso cerchio. Di conseguenza l’abbonamento annuale passerebbe dagli attuali 685€ a 552€ circa. In provincia, quindi, le tariffe calano.

Terzo punto della riforma è il biglietto unico, ovvero la possibilità di viaggiare con un unico titolo di viaggio tra treno e bus, tra Milano e provincia. In pratica con il biglietto del passante ferroviario sarà possibile utilizzare anche i mezzi pubblici milanesi compresa la metropolitana.

Tutto questo sarebbe dovuto partire da marzo, ma al momento l’iter è stato bloccato da Regione.

Ferma la risposta di molti sindaci, tra cui il sindaco di Rho Pietro Romano, che hanno sottoscritto lunedì 7 gennaio una lettera indirizzata ad Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia e a Giuseppe Sala, sindaco di Città Metropolitana di Milano per chiedere la riapertura a breve termine della discussione per l’approvazione della “Tariffa unica integrata per il trasporto pubblico metropolitano di Milano e del nuovo sistema organizzativo dei trasporti”.

Le motivazioni di questa richiesta nascono dalle informazioni raccolte durante gli incontri con l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale del bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia: l’introduzione della tariffa unificata e del nuovo progetto porterebbe considerevoli risparmi e quindi benefici agli utenti del trasporto pubblico della provincia sia in termini economici che in quelli pratici per i singoli ticket ed abbonamenti, e per l’intero servizio.

Oltre a Rho la lettera è stata firmata da altri 47 Comuni.

“Da molti anni – afferma il sindaco Pietro Romano – stiamo lavorando per avere un sistema tariffario integrato che non penalizzi Rho. Sappiamo che l’introduzione della tariffa unificata e del nuovo progetto organizzativo porterebbe risparmi e vantaggi agli utenti del trasporto pubblico della provincia. Inoltre l’applicazione di questa tariffa integrata sarebbe un elemento importante per convincere sempre di più all’uso dei mezzi pubblici a vantaggio dell’aria e far sentire i cittadini della fascia esterna provinciale come veri “Cittadini Metropolitani”.

Durante il Consiglio regionale del 19 dicembre 2018, la Regione Lombardia ha però fatto saltare l’accordo politico raggiunto tra la stessa Giunta lombarda e la Giunta del Comune di Milano.

Photo credits: Vittore Marciandi

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