Ad una signora che in un supermercato di Roma reclamizzava e vendeva una nota crema alle nocciole, ho detto, scherzando: “Vende zucchero e olio di palma?”. E lei: “Ma no, signore, vendo… “. E ha pronunciato il nome della nota crema alle nocciole. “Gentile signora, circa il 70% del contenuto di questo vasetto è costituito da zucchero e olio di palma”. “Ma lei – mi domanda la signora “ è un chimico?”. “No, signora, basta leggere l’etichetta. Le mamme sul pane dei loro bambini spalmano per lo più zucchero e olio di palma”. “Sì, ma non fa male”. “Gentilissima signora, ammesso e non concesso che zucchero e olio di palma non facciano male ai bambini, non sarebbe meglio che sul pane si spalmasse ciò che fa bene e non ciò che non fa male?”.
Era disorientata, la signora. “A mio parere – le ho detto – sarebbe bene che la casa produttrice alzasse un po’ il prezzo, e nei vasetti mettesse un prodotto di qualità, se non altro aumentando le quantità di nocciole, con la conseguenza che si abbasserebbe la percentuale di zucchero e olio di palma. In fondo, è un prodotto destinato soprattutto ai bambini”.
Emidio Sani