Principale Arte, Cultura & Società Piccoli geni crescono

Piccoli geni crescono

Piccoli geni: la Regione Puglia, come avviene già in America, si dota di strumenti per individuare, supportare e valorizzare bambini e ragazzi gifted nelle scuole. Al via l’11 e 12 dicembre un’altra tappa del percorso della Rete “Alto Potenziale” che, dopo la firma del protocollo, lo scorso anno tra varie istituzioni, prevede due giorni di formazione gratuita per docenti e insegnanti sui temi della plusdotazione, parent training per le famiglie dei bambini plusdotati e un seminario aperto anche a psicologi, pediatri e istituzioni. E’ l’inizio di un percorso che vuole avviare un modello – unico in Italia – di supporto per le scuole e le famiglie con gifted children.

“Siamo molto orgogliosi di sostenere il progetto della Rete “Alto Potenziale” finalizzato al supporto e al corretto utilizzo di questo straordinario dono che ricevono bambini e ragazzi plusdotati. Riconoscere il talento e saperlo coltivare è un dovere a cui tutte le Istituzioni sono chiamate a rispondere, una sfida con cui costruire il passaporto verso il nostro futuro. La Regione Puglia, dunque, continua il suo cammino accanto al mondo della scuola e ai suoi studenti, sempre attenta ai suoi fabbisogni e sempre pronta a lavorare insieme per soddisfarli perché investire sulla scuola significa investire sul futuro”, dichiara Sebastiano Leo, assessore regionale con le deleghe Formazione e Lavoro – Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola e Università

Si chiama giftedness o plusdotazione la capacità cognitiva di alcuni bambini, circa il 5% della popolazione scolastica, uno per classe, caratterizzata da aspetti tra cui un Q.I. (quoziente intellettivo) al di sopra della media.

Cosa comporta questo? Un bambino plusdotato è in pratica quel bambino che, rispetto ai suoi coetanei, sa e sa fare molte più cose o le sa fare molto meglio, in un dato momento storico e in riferimento ad uno specifico contesto, somigliando, a volte, ad un piccolo adulto per le sue capacità cognitive. Tuttavia, se non riconosciuti, questi bambini sono disfunzionali rispetto ad un gruppo classe: il talento se non riconosciuto e preso in carico, si disperde, con una ricaduta in termini sanitari. La pratica clinica degli psicologi riferisce, infatti, che proprio in presenza di Quoziente Intellettivo (QI) molto alto, la capacità di gestione delle emozioni, in questi individui risulta spesso essere inferiore. Si tratta spesso di bambini emotivamente più fragili e meno maturi dei coetanei.

“Obiettivo della nuova tappa pugliese della Rete “Alto Potenziale” è quello di sensibilizzare il territorio e gli operatori, sia essi insegnanti, psicologi, educatori o genitori sul tema dell’ alto potenziale. In particolare il riferimento sarà all’ambiente scolastico, come luogo di promozione del “benessere” cognitivo, emotivo, psicologico e sociale di tutti i bambini e ragazzi,  perchè essi  rappresentano il futuro del nostro paese”, spiega la professoressa Maria Assunta Zanetti,  psicologa e direttore del Lab Talento, il primo laboratorio Italiano di Ricerca e Sviluppo del Potenziale, Talento e Plusdotazione nato presso l’università di Pavia nel 2009. “Nel corso dei lavori il focus verterà sulla necessità di individuare questi alunni e e offrire loro  opportunità scolastiche per favorire l’emergere del loro potenziale e sostenerlo  perchè nessun Paese può permettersi di sprecare dei talenti : i soggetti  ad alto potenziale cognitivo rappresentano una risorsa per loro stessi e per la società”, aggiunge.

La Puglia è l’unica Regione in Italia che si rende direttamente protagonista dell’avvio di un percorso di formazione rivolto ai docenti affinchè possano riconoscere e sostenere i bambini super-intelligenti tra i banchi di scuola. Nell’anno scolastico 2018-2019, dunque, prende il via la sperimentazione di un modello di sostegno a favore dei gifted children e delle loro famiglie che si candida a diventare una best practice italiana.

Attraverso il progetto pilota  “Flessibilità tra i banchi: riconoscere l’alto potenziale nelle scuole”  ideato e coordinato dalla Rete “Alto Potenziale” e  realizzato con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo “Zingarelli” di Bari, di Confindustria Bari-Bat e del Consorzio Universitario per la Formazione e l’Innovazione Universus del Polititecnico di Bari, del Lab Talento dell’Università di Pavia, del magazine online www.cittafamiglie.it patrocinato e finanziato dall’assessorato regionale alla Formazione e Lavoro, Diritto allo Studio, Scuola e Università saranno formati docenti-sentinella dell’alto potenziale cognitivo e saranno redatte le “Indicazioni operative”  per scuole e famiglie a cura di un Comitato di esperti, docenti, genitori ed imprese.

Si inizia martedì 11 dicembre con una sessione di formazione gratuita per docenti e dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado. Per l’11 dicembre iscrizioni sold-out ma è attiva la lista d’attesa che dà diritto di priorità per le prossime tappe previste agli inizi del 2019.  Seguiranno sessioni di ascolto e supporto per le famiglie e un seminario il 12 mattina aperto a tutti. La partecipazione è gratuita ma si accede solo su prenotazioni. Tutte le info e i form di adesione li trovate nella home page di www.cittafamiglie.it o qui https://cittafamiglie.it/2018/11/09/gifted-children-a-bari-due-giornate-di-eventi/ .

Aperta l’adesione alla Rete di networking anche a singoli docenti e genitori e a tutti coloro che siano interessati al tema dell’alto potenziale cognitivo per mantenersi informati sulle azioni che le istituzioni pugliesi, le scuole e gli attori sociali metteranno in campo per sostenere e valorizzare i bambini di talento.  Infoweb: www.cittafamiglie.it nell’area Gifted e sulla pagina Facebook e Twitter di cittafamiglie.it.

LA RETE “ALTO POTENZIALE”: CHI SIAMO

La Rete “Alto potenziale” è stata fondata dall’associazione di promozione sociale “Città dei Bimbi” e dalle giornaliste Claudia Cichetti ed Elisa Forte con il coinvolgimento della professoressa Maria Assunta Zanetti direttrice del Lab talento dell’Università di Pavia.

Nasce in Puglia nel maggio del 2017 ma ha l’obiettivo di estendersi a livello nazionale. Finora hanno aderito alla Rete Confindustria Bari BatUniversus, il Comune, il Politecnico e l’Asl di Bari, Giscel Puglia, Cooperativa Sociale “Arca di Noè e Anci, associazioni, singoli cittadini, genitori di bambini ad alto potenziale cognitivo e 18 Istituti scolastici Comprensivi pugliesi. 

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