Principale Politica Diritti & Lavoro “Padre” e “Madre” sui moduli Cie

“Padre” e “Madre” sui moduli Cie

PUGLIA – Caroppo (LEGA): dal Governo nessuna discriminazione, bravo Salvini. É De Caro che fa un intollerabile uso strumentale dell’Anci

«Pensavo che l’ANCI e il suo Presidente avessero cose più serie di cui occuparsi: evidentemente non si hanno a cuore i drammi veri dei municipi d’Italia. I Sindaci richiamino De Caro: non si usa un organo istituzionale di rappresentanza per battaglie meramente ideologiche e di parte». È quanto dichiara la Lega per bocca del suo segretario regionale pugliese, cons. Andrea Caroppo a proposito del parere negativo dell’Anci in ordine al ritorno di “Madre” e “Padre” sui moduli per la Cie disposto da un Decreto del Ministero dell’Interno.

«Con Salvini e la Lega scompaiono i vergognosi e inaccettabili “Genitore 1” e “Genitore 2” e tornano realtà e buon senso. Forse si vertici dell’Anci sfugge ma pare che tutti, ma proprio tutti, abbiano (o abbiano avuto) un padre e una madre: al 2018 pare che ancora nessuno sia venuto al mondo senza il contributo di un padre e di una padre e sembra che andrà così fino alla fine dei tempi. Perciò De Caro – con il quale non credo la maggior parte dei sindaci italiani sia in sintonia – se ne faccia una ragione: non c’è nessuna discriminazione, men che mai su moduli amministrativi di competenza e uso dei genitori richiedenti e non dei bambini.
Sarebbe il caso che i Sindaci italiani – conclude Caroppo – facessero presente al loro Presidente che non si usa un organo istituzionale di rappresentanza serio per misere battaglie meramente ideologiche e divisive».

Andrea Caroppo

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