FOGGIA – Dopo gli ultimi tragici fatti legati allo stupro e omicidio di Desirèe Mariottini a Roma, e la conseguente irruzione della polizia nell’insediamento vicino al Cara di Borgo Mezzanone (FG) alla ricerca di un sospetto, sono avvenute lunghe riflessioni e discussioni tra gli abitanti del luogo. Subito, i brutali e ingiustificabili crimini di Roma sono stati condannati categoricamente da tutti. A ciò è seguita la necessità di rispondere alla narrazione mediatica dell’evento, strumentalizzato da istituzioni, politici e associazioni, che si sono superati nel definire tutte le persone che lì vivono criminali, e invocando o promettendo un imminente sgombero.
Gli e le abitanti di Borgo Mezzanone vivono da sempre in un sistema di sfruttamento e abuso costante, costretti a vivere e lavorare nell’illegalità perché privati della possibilità di accedere ai documenti, di muoversi liberamente, di avere un contratto, o di affittare una casa ed obbligati a sistemarsi in abitazioni di fortuna, insalubri e pericolose. E’ infatti una triste costante il ripetersi di incendi e di incidenti vari, l’ultimo dei quali proprio ieri ha ferito alcune persone.
Se vivono qui non è per scelta.
Molti parlano degli abitanti di Borgo Mezzanone, ma qualcuno ha mai sentito la loro voce?
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