Principale Arte, Cultura & Società Il Salento al Songlines Music Awards di Londra

Il Salento al Songlines Music Awards di Londra

LONDRA – Bandiera italiana nel mondo, il Canzoniere Grecanico Salentino conferma il suo prestigio internazionale.

Domani, sabato 20 ottobre il gruppo si esibirà all’Electric Brixton di Londra per la cerimonia di premiazione dei Songlines Music Awards 2018. Organizzati da “Songlines“, la rivista di world music più importante al mondo che dal 2009 ha preso il posto dei precedenti BBC Radio3 World Music Awards, è uno dei più ambiti riconoscimenti internazionali nel settore. Il gruppo è finalista nella sezione Miglior gruppo e in caso di vittoria sarebbero i primi italiani a conquistare il premio.
Tra i vincitori delle precedenti edizioni si annoverano artisti del calibro di Goran Bregovic, Amadou e Mariam, Anoushka Shankar, Kronos Quartet, Tinariwen, Ballake Sissoko, Rokia Traoré, Femi Kuti, Fanfara Ciocarlia, Tony Allen. Prima del 2009, quando si chiamavano BBC Radio3 World Music Awards, sono stati premiati Gotan Project, Ibrahim Ferrer, Ojos De Brujo, Khaled, Youssou N’Dour, Ry Cooder, Gogol Bordello, Ali Farka Touré e molti altri.
Una candidatura importante per il gruppo, composto da Mauro Durante (voce, violino e tamburi), Alessia Tondo (voce e castagnette), Emanuele Licci (voce, chitarra e bouzouki), Giulio Bianco (zampogna, basso, armonica, flauti e fiati popolari), Massimiliano Morabito (organetto), Giancarlo Paglialunga (voce e tamburello) e Silvia Perrone (danza), che in questi anni si è affermato come una delle più importanti esperienze di world music a livello internazionale anche grazie al lavoro dell’etichetta Ponderosa e al costante accompagnamento di Puglia Sounds.
Durante la serata a Londra – che rientra nella programmazione di Puglia Sounds Export 2018(Regione Puglia – FSC 2014/2020 – Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro) – il gruppo proporrà alcuni brani di “Canzoniere“, l’ultimo album uscito nel 2017 per Ponderosa: un groove percussivo di tamburi a cornice che sembra arrivare dall’elettronica di una drum machine. È Lecce che incontra New York, in una splendida fusione di stili e influenze in cui gli strumenti della tradizione salentina si prestano a un sound più moderno e contemporaneo, tra incursioni di chitarra elettrica e synth bass.
The Guardian ha dedicato ben due recensioni al disco, sottolineando che “La pizzica vince ancora” e che “Le star pugliesi sono una bomba”; fRoots ha parlato di un “trionfo totale”; World Music Central ha trovato il disco “strabiliante”, mentre la stessa rivista Songlines ha ribadito come sia un lavoro “coraggioso e audace, in cui il suono della pizzica che si apre al mondo come mai prima”.
Il disco – prodotto Joe Mardin, figlio del celebre Arif, produttore dell’Atlantic Records (Norah Jones e Aretha Franklin) con il mastering di Joe LaPorta, vincitore di un Grammy per “Blackstar” di David Bowie – è registrato tra Lecce e New York e ricco di prestigiose collaborazioni internazionali. C’è la chitarra inglese di Justin Adams, storico collaboratore di Robert Plant; si riconosce l’inconfondibile voce del cantautore anglo-francese Piers Faccini; e il prezioso tocco classico del violoncello di Marco Decimo, per anni al fianco di Ludovico Einaudi.
Il CGS ci ha sempre abituato a un respiro globale, come dimostrano le entusiastiche recensioni della stampa estera e le partecipazioni ai festival più prestigiosi. In questi mesi il Canzoniere ha portato in scena il suo nuovo travolgente spettacolo in tour in Italia, Gran Bretagna, Francia, Germania, Estonia, Norvegia, Austria, Svizzera, Polonia, Ungheria, Slovenia, Repubblica Ceca, Belgio e Stati Uniti, guadagnandosi una prestigiosissima recensione del concerto a 5stelle dal The Guardian.
Apprezzamenti considerevoli non sono mancati sulla stampa italiana. “Formidabile ed emozionante” secondo Il Manifesto, “frizzante e cesellato. Dal vivo sono uno spettacolo” secondo Luzzato Fegiz sul Corriere della Sera, “un album pregevole che entra di diritto tra i lavori più belli di sempre della scena world italiana” per Blogfoolk, “un disco che alza l’asticella del suono folk-world in Italia” per Il Giornale della Musica. Senza dimenticare i commenti entusiasti di Ansa, Il Fatto Quotidiano, L’Espresso, 7Corriere, Avvenire, La Repubblica, Internazionale, La Stampa, Sky, Blow Up e Askanews, per un nuovo spettacolo unanimemente considerato imperdibile. 

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