Principale Arte, Cultura & Società Lo Svegliarci ai mondiali antirazzisti in tour al sud

Lo Svegliarci ai mondiali antirazzisti in tour al sud

PALAGIANO (TA). Dopo aver partecipato, nei mesi scorsi, alla Rassegna Nazionale di Calcio, organizzata dalla Uisp – Sport per tutti e aver vinto, alla finale tenutasi a Pesaro, il trofeo per la sezione calcio a 7 maschile, lo Svegliarci di Palagiano continua a portare i ragazzi della propria squadra in giro per l’Italia, convinto, com’è, che lo sport unisce e integra.

Così, nei giorni scorsi, a Rotondella Lido, presso il camping “Rivolta dei Mitemi”, per i Mondiali Antirazzista in tour al sud, c’erano anche Musa, Youssouf, Alpha, Mahmoud Adel Mohamed, Abdullah, Souleymane e Aboubacar Sidikitchedey.

Sono i ragazzi della squadra dello Svegliarci di Palagiano, ente gestore del Cas, Centro di Accoglienza Straordinaria dei migranti, ma anche gestore, a livello locale, del progetto ministeriale Sprar, che garantisce l’accoglienza per i richiedenti e i beneficiari di protezione internazionale e per i titolari del permesso umanitario. Ad accompagnarli c’era la presidente dello Svegliarci Palagiano Angela Surico.

Circa un centinaio di persone, arrivate da ogni parte, per condividere i valori dell’inclusione e della collaborazione, giocando a calcio come a basket o a pallavolo, semplicemente nel segno della convivenza.

I sette ragazzi dello Svegliarci non sono scesi in campo per il torneo di calcio a 5 con la loro squadra distinta e definita, ma, come da Regolamento, hanno creato sul posto altre squadre con “gli amici del momento”, confondendosi con gli altri, a dimostrazione di come l’iniziativa non fosse di natura competitiva, ma promozionale e interculturale.

“Nessuna classifica, quindi, alla fine delle gare, nessun arbitro, ma solo il fair play, l’autocontrollo – ha ricordato Angela Surico -. E’ proprio questa la filosofia dei Mondali Antirazzisti, cui abbiamo voluto partecipare. E’ una lotta alla violenza dentro e fuori il campo. E’ stata una festa dell’inclusione, della condivisione tra concerti e laboratori vari, dell’antisessismo, della riflessione con dibattiti e attività collaterali e dell’antirazzismo. Mettendo insieme migranti venuti da lontano e di diverse culture, si è dialogato con il linguaggio dello sport. Un’esperienza … fuori dall’ordinario.”.

Un momento di aggregazione nel segno dello sport, in cui i partecipanti hanno dimostrato che insieme, abbattendo le barriere sociali e, soprattutto quelle culturali, è possibile debellare ogni forma di discriminazione razziale e in questo lo sport è maestro di vita.

“Un’organizzazione davvero impeccabile quella dello Uisp sport per tutti – Comitato di Matera – continua la Surico – dove a vincere è stato il valore della convivenza”. Infatti, tutti i partecipanti hanno dormito in tenda, facendo sorgere in appena tre giorni, un vero e proprio villaggio, una babele di lingue e culture differenti, una vera e propria “porta del Mediterraneo”.

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